Brignone nervosa: «Devo cambiare, no a un altro anno come questo»
Finisce la Coppa del Mondo di sci, spunta il nervosismo. Ma prima gli ultimi verdetti delle finali di Lenzerheide, mutilate per le cancellazioni delle discese e dei superG. Detto che le coppe erano già state assegnate, nel gigante femminile è sfumata la 70esima vittoria della Shiffrin perché la neozelandese Robinson nella seconda manche aveva i razzi; terza la slovena Hrovat. Nello slalom maschile, invece, primo l’austriaco Feller sui francesi Noel e Pinturault. L’Italia chiude con i quarti posti di Vinatzer e Federica Brignone (nella
foto), con il settimo di Bassino e con il tredicesimo di Curtoni. Ma sul fronte azzurro c’è l’uscita di Brignone alla Rai: «Spero di non fare un’altra stagione così. Serve un cambiamento nella testa, altrimenti non so se mi rivedrete. Ma sono fiduciosa di ritrovarmi».
C’è da preoccuparsi? No, ce lo dice lei. Poi 2 settimane fa dopo aver vinto in Val di Fassa dichiarava di aver chiuso il momento duro: Fede ha solo bisogno di staccare. Tensione anche per Lara Gut-Behrami: dopo 2 porte s’è fermata. Tesi: protesta con la Fis, con Lenzerheide e con le regole che, escludendo cambi di programma, le hanno impedito di contendere alla Vlhova la Coppa del Mondo. Ma Lara ha smentito: «Era un gigante difficile, ero stanca e temevo di farmi male». Non ha convinto quasi nessuno.