Corriere della Sera

Francesca morta al primo buco Sei gli arresti per l’overdose

Brescia, sei persone arrestate dopo 7 mesi

- di Giusi Fasano

Uccisa dalla sua prima dose di eroina che le ha iniettato un amico. Francesca Manfredi, 24 anni, è morta così, lo scorso agosto, trovata nella vasca da bagno di casa, a Brescia. Ieri 6 arresti, tra le accuse quella di omicidio preterinte­nzionale.

«Quella mattina mi ha telefonato il suo ragazzo, voleva parlare con mio figlio. Gliel’ho passato e lui, dopo pochi secondi, ha tirato un pugno contro il muro. Io ho pensato: oddìo, Francesca avrà avuto un incidente... poi ha chiuso la telefonata è venuto vicino a me sul divano, mi ha preso le mani e me l’ha detto. Sono passati sette mesi ma quel momento è ancora qui, il momento dopo per me non è mai arrivato».

La voce di Gilda Giardinier­e arriva da Brescia, città che l’ha adottata, 60 anni fa, quando lei e la sua famiglia arrivarono da Cirò Marina, in Calabria.

Gilda, 80 anni, è la nonna di Francesca Manfredi, morta a 24 anni della felicità sintetica che aveva cercato in una quantità e varietà impression­ante di droghe. Nel suo sangue c’erano tracce di chetamina, cocaina, ecstasy, benzodiaze­pine, cannabinoi­di, eroina... Gli alcolici chiudevano il cerchio.

Era intossicat­a da tutto questo un po’, Francesca, è vero. Ma a ucciderla — la notte fra il 22 e il 23 agosto 2020 — è stata la sua prima dose di eroina in vena, il solo «buco» trovato nel suo braccio destro che (si scopre adesso) fu opera di un suo amico e non sua poiché «ella non si è inoculata» la dose «per inesperien­za», dicono le carte dell’inchiesta sulla sua morte.

Dopo sette mesi di indagini, la procura e la squadra mobile di Brescia hanno tirato le somme e il giudice delle indagini preliminar­i ha firmato un’ordinanza: sei arrestati, tre ai domiciliar­i, gli altri in carcere. Omicidio preterinte­nzionale per il ragazzo che gli ha iniettato l’eroina.

Di questa storia tristissim­a resterà l’immagine mai vista di Francesca che muore sola, perduta a rincorrere chissà quali fantasmi mentre l’eroina la faceva «sballare più forte», come le aveva promesso il suo amico spiegandol­e la differenza fra sniffarla e iniettarla in vena. Sola anche se in casa con lei c’erano altri. Sola perché nessuno poteva raggiunger­la nel luogo alla fine del mondo in cui l’aveva portata quel «buco».

La sua amica ricorda il respiro affannoso, quel «provare a svegliarla dandole degli schiaffi», racconta che «non si rianimava e allora l’abbiamo portata nella vasca da bagno e bagnata sulla testa e sul corpo». Francesca moriva mentre sua nonna la credeva al sicuro.

«Erano i suoi primi giorni nella casa nuova», ripensa Gilda. «Era appena andata a vivere da sola nella casa che le aveva dato sua madre». Francesca non ha mai vissuto con i suoi genitori, sua nonna è stata la sola famiglia he ha avuto. «Aveva due anni e due mesi quando è venuta a vivere con me. L’ho vista bambina, l’ho vista studiare e diventare grande, allegra, felice, socievole» dice lei. «Era bellissima. su di lei anche uno straccetto diventava un vestito bellissimo. Sapeva come farsi amare. Pensi che dopo tutti questi anni la sua maestra delle elementari è venuta a trovarmi e a parlarmi di lei, quando è successo il fatto. Le voleva ancora bene».

Ogni tanto il racconto di Gilda si interrompe. «È dura» ripete. «Accettare una cosa del genere non è facile. Poi la gente ha detto tante cattiverie... io non ho mai avuto nemmeno un sospetto. Lei è sempre stata giudiziosa, si era diplomata come segretaria d’azienda ma non ha mai trovato proprio quel lavoro e allora ha accettato di lavorare in pizzeria, trattoria, dove capitava. Negli ultimi tempi aveva firmato un contratto di tre anni ed era così felice... Mi ha detto: nonna posso finalmente comprarmi la macchina. Chissà com’è finita sulla cattiva strada...».

Lei sapeva di camminare sull’orlo del burrone. Voleva chiudere con la droga. «Da oggi riprovo a stare senza» giurò a un’amica pochi giorni prima di morire. I demoni della dipendenza sono stati più forti della sua volontà.

Il dolore della nonna

«Erano i primi giorni in quella casa, aveva trovato un lavoro ed era felice»

 ??  ?? Francesca Manfredi, 24 anni, trovata ad agosto senza vita nella vasca da bagno di casa sua a Brescia, dopo un mix di alcol e droga
Francesca Manfredi, 24 anni, trovata ad agosto senza vita nella vasca da bagno di casa sua a Brescia, dopo un mix di alcol e droga
 ??  ?? Mix fatale Francesca Manfredi, 24 anni: fu trovata senza vita nella vasca da bagno
Mix fatale Francesca Manfredi, 24 anni: fu trovata senza vita nella vasca da bagno

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