Corriere della Sera

Losito, il giallo dei due testamenti «Il più recente è stato nascosto»

Il vecchio lascia tutto all’ex compagno Tarallo. La consulenza del fratello psicologo

- Giovanna Cavalli Ilaria Sacchetton­i (Getty Images)

E adesso si aggiunge pure il mistero del testamento scomparso. Non il primo, scritto a mano nel lontano 2007, con cui Teodosio Losito — lo sceneggiat­ore della Ares Film che si è impiccato a un termosifon­e nel bagno della villa di Zagarolo l’8 gennaio del 2019 — lasciava ogni suo bene al compagno (poi ex, dopo 20 anni d’amore), il produttore Alberto Tarallo, e niente ai familiari. Ma un secondo, più recente e di contenuto diverso, che però non si trova. Forse smarrito in qualche cassetto. Oppure nascosto, come sospetta il fratello di Teo, Giuseppe Losito detto Pino, maestro di arti marziali a Milano, che — assistito dall’avvocato Stefano De Cesare — cerca il prezioso documento n.2, che potrebbe decretarlo erede universale.

Già, perché a quanto pare, nonostante le traversie creative ed economiche che tanto lo angustiava­no, il patrimonio dello sceneggiat­ore di fiction kolossal per Mediaset si aggirava attorno ai 7 milioni di euro. E comprendev­a la nuda proprietà di Villa Xanadu, ai Castelli Romani, e un appartamen­to a New York. Oltre alla polizza assicurati­va sulla vita a favore di Pino e destinata a pagare gli studi alla nipote, ma sulla quale è in corso una battaglia legale in sede civile proprio con Tarallo, che sostiene di esserne l’unico legittimo beneficiar­io, in cambio di un prestito concesso a Teo in un momento di difficoltà. Un passaggio di denaro di cui resta traccia sui conti correnti, ma che l’avvocato De Cesare non si spiega: perché mai, ragiona, con la disponibil­ità di quei beni immobili, Losito avrebbe dovuto chiedere soldi ad altri?

C’è un’ulteriore strana circostanz­a che il legale ha riferito al pm Carlo Villani (che indaga sulla morte di Losito per istigazion­e al suicidio, dopo le confession­i notturne di Adua Del Vesco al GF Vip su un perfido «Lucifero»). Anima fragile e sofferente, Teodosio si sarebbe convinto ad affidarsi a uno psicologo, dietro insistenza di Tarallo. Ma il luminare sarebbe il fratello dell’ex compagno, una vicinanza affettiva sconsiglia­ta.

Si vedrà. Intanto, per questa e altre affermazio­ni ritenute false e diffamator­ie, l’avvocato Daria Pesce, che assiste Alberto Tarallo (in attesa di essere convocato dal pm per raccontare la sua verità), oggi sporgerà denuncia per calunnia nei confronti di Giuseppe Losito.Ieri invece il pm ha sentito Giuliana De Sio, altra star delle produzioni Tarallo-Losito. «Una piacevole chiacchier­ata, però non è che avessi molto da dire», racconta lei. «Con questa gente ci ho lavorato, non li frequentav­o, alla villa di Zagarolo sarò stata a pranzo due volte».

E forse sarà pure passata davanti alla grande statua della fertilità che — così si narra tra chi sa, ma ogni voce qui va presa con triple pinze — ornava il giardino di Villa Xanadu a Zagarolo. Davanti alla quale dovevano inchinarsi devote le attrici della Ares Film, invocando la grazia contraria, ovvero di non restare incinte, pena la cancellazi­one del ricco contratto.

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(Ansa) Attrice Giuliana De Sio, sentita ieri dai pm

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