SUI VACCINI SARANNO GIUDICATI EUROPA, GOVERNO, LOMBARDIA
Cari lettori,
Sono arrivati migliaia tra mail, messaggi, commenti che esprimono indignazione per lo scandalo dei vaccini. Purtroppo è uno scandalo che ha molte componenti. La prima è l’errore dell’Europa, intesa sia come Unione sia come Paesi membri, che ha puntato quasi tutto su un vaccino arrivato in ritardo e in dosi insufficienti, AstraZeneca, sbandierando unità di intenti salvo poi trattare separatamente con Pfizer. La seconda — come ha fatto notare Stefano Boeri nella bella intervista a Carlo Verdelli sul Corriere — è stato non dare priorità assoluta agli anziani sopra gli 80 anni, che sono (tranne le dolorose eccezioni che confermano la regola) quelli che muoiono, e anche quando ce la fanno finiscono più frequentemente in ospedale e in terapia intensiva. La terza, che ha indignato in particolare i lettori del Corriere, è la dimostrazione di inefficienza della prima regione d’Italia, per abitanti e ricchezza prodotta: la Lombardia.
L’unica risposta seria che l’Europa, il governo nazionale e la giunta lombarda possano dare è una svolta a ogni livello di responsabilità. Il pensiero di quante vite si sarebbero potute salvare non ci abbandonerà per molto tempo; così come quello dei sacrifici che ancora continuano, come sottolineava ieri il direttore Luciano Fontana. Nei prossimi mesi, da qui all’estate, ci giochiamo tutto. Sarà la prova della vita; e alla fine tutti, compreso il governo, saranno giudicati su come finirà la battaglia dei vaccini, che va di pari passo a quella per far ripartire l’economia e salvare la coesione sociale.