Corriere della Sera

Crédit Agricole, sì della Consob Il 30 marzo via all’opa su Creval

- di Federico De Rosa

Può partire l’Opa del Crédit Agricole sul Credito Valtelline­se. Ieri la Consob ha rilasciato il nulla osta al prospetto informativ­o dell’offerta pubblica di acquisto volontaria, annunciata lo scorso 23 novembre dalla banca francese. Crédit Agricole ha offerto 10,5 euro ad azione e al momento può già contare su un 17% potenziale del capitale. Quota riveniente da contratti sottoscrit­ti dall’istituto guidato in Italia da Giampiero Maioli sul 7,8% del Creval, e per il 9,84% dalla partecipaz­ione già posseduta attraverso Crédit Agricole Assurances. A cui si somma la quota del fondo Algebris di Davide Serra (5,38%), che la cederà alla Banque Verte anche in caso di fallimento dell’Opa.

L’offerta partirà il 30 marzo per chiudersi 21 aprile. Il titolo Creval ieri ha terminato la seduta a Piazza Affari a 12 euro e da tempo viaggia sopra il prezzo d’Opa, a segnalare la spinta del mercato per un ritocco del prezzo. Spinta partita da alcuni azionisti della banca — tra i quali Altera Absolute Investment, Hosking Partner, Petrus Advisers e Kairos — a cui il consiglio del Creval ha fatto sponda giudicando insufficie­nte l’offerta. Non si conosce per il momento la posizione dell’imprendito­re francese Denis Dumont titolare del 9,9% del capitale. Maioli ha tuttavia escluso più volte un ritocco del prezzo.

La mossa del Crédit Agricole sul Creval cade in un momento di grande vivacità per il mondo bancario, preso tra l’arrivo di Andrea Orcel in Unicredit, le trattative tra Banco Banco Bpm e Bper, il futuro (tornato incerto) del Montepasch­i e quello ancora da costruire di Carige. Maioli sarà impegnato con l’operazione Creval, un tassello decisivo del riassetto del sistema. Un risiko appena cominciato.

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