Venchi raddoppia in Usa con la «cioccogelateria»
L’arte del cioccolato italiano continua ad espandersi all’estero e prende gli americani per la gola con una nuova cioccogelateria a New York nella prestigiosa zona di West Village – 233 Bleecker Street, lì dove prima c’era una gelateria Grom.
Così dall’avventura iniziata nel 1878 a Castelletto Stura in provincia di Cuneo, per opera del torinese, allora ventenne, Silviano Venchi, l’azienda piemontese del cioccolato Venchi, esperimento dopo esperimento, non ha smesso di crescere fino a oltrepassare i confini e sbarcare negli Stati Uniti. «L’avventura americana è iniziata nel 2010 con una partnership con Eataly, di cui siamo molto orgogliosi, — ha affermato Daniele Ferrero presidente e amministratore delegato dell’azienda — con apertura di “shop in shop” statunitensi. Poi abbiamo iniziato l’espansione diretta negli Usa con un primo negozio al civico 861 sulla Broadway, a Union Square, (in uno dei quartieri più vibranti e spettacolari dello Stato) con la più grande cascata di cioccolata al mondo, costruita da ingegneri toscanoemiliani». Un’esperienza risultata positiva e che ha portato l’azienda a voler intraprendere una seconda apertura ancora più importante. «L’anno scorso — ha aggiunto Ferrero — è entrato Simest, il fondo di venture capital per il supporto delle iniziative italiane all’estero e adesso, visto il risveglio dal torpore causato dal Covid, con le campagne di vaccinazione in atto, stiamo ripartendo» mettendo in programma, dopo le 15 aperture dell’anno scorso, altre 32 per quest’anno: «due in Indonesia, due a Singapore, due a Taiwan, una già fatta a Hong Kong, una in Italia, sette in Giappone, tre in Gran Bretagna, altre tre in America e il resto in Cina». La strategia di espansione di Venchi si focalizza sull’internazionalizzazione, attraverso la quale l’azienda mira a consolidare la percezione di «brand icona» del lifestyle italiano nel mondo in modo tale da potersi posizionare accanto ai brand della moda e del design italiani scegliendo anche luoghi iconici, attrattivi per vitalità e stile.
«La buona notizia — ha concluso Ferrero — è che siamo presenti in tanti Paesi e stiamo già ragionando con una mentalità post Covid. Sta tornando la primavera da tutti i punti di vista».