Corriere della Sera

I Supereroi in edicola con il «Corriere»

La collana Tornano con «Corriere» e «Gazzetta» le straordina­rie saghe di alcuni dei più grandi personaggi creati dalla «Dc Comics»

- di Maurizio Giannattas­io

«Com’era cominciato tutto?». Ci scusiamo preventiva­mente con Roberto Calasso se accostiamo la sua abbagliant­e incursione nel mistero del mito greco a Superman e Batman, ma resta la miglior porta d’ingresso per cercare di capire come sia possibile che l’Uomo d’Acciaio (alias Nembo Kid per i più anzianotti) possa essere il più grande cumulo di contraddiz­ioni dell’universo e nessuno se ne accorga, mentre il Cavaliere Oscuro rimanga sempre lo stesso e qualsiasi variazione rispetto alla sua identità venga letta come un tradimento.

«Come era cominciato tutto per Superman?». Invulnerab­ile, imbattibil­e, unico tallone d’Achille la kriptonite. I suoi autori lo fanno morire, ma morto rinasce dalle sue ceneri come l’Araba Fenice. Da vivo combatte sulla Terra ma anche in infiniti universi paralleli. A volte è sposato con Louis Lane, a volte si ritrova come se non avesse mai avuto la fede al dito. A volte qualcuno conosce la sua identità segreta, altre volte no. Tante storie una accanto all’altra. Spesso contrastan­ti. Come nel mito nessuna delle infinite varianti di Superman ha più valore di un’altra. Nella parodia fumettisti­ca coesistono tutte senza che il lettore avverta un disagio logico. La domanda «com’era cominciato tutto» può ripetersi infinite volte senza risposte definitive. Con Nembo Kid la parola continuity

non funziona. Potenza del possibile, la materia aerea di cui sono intessuti i fumetti. Non esiste un solo Superman. Ce ne sono tanti, uno accanto all’altro e ognuno ha il suo.

Al contrario dell’amico-nemico Batman che superpoter­i non ne ha. Di Cavaliere Oscuro, nonostante le mille varianti delle sue storie, ne esiste uno solo e anche se ci sono variazioni, sono sempre variazioni dell’identico. Il suo sviluppo narrativo non fa altro che approfondi­re le atmosfere cupe e tenebrose presenti fin dagli esordi e qualsiasi deviazione dal tema principale, come la serie tv degli Anni ’60 con un Batman sorridente e giulivo, viene letta come un tradimento. Come se Don Chisciotte si trasformas­se in uno squalo di Wall Street. Quello di Batman è un viaggio che scava sempre di più nella sua natura ctonia, nelle sue ossessioni e nella sua paranoia di vendicator­e/giustizier­e che trova il suo apice nel capolavoro di Frank Miller, Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Lo sprofondar­si dell’uomo pipistrell­o nella sua psiche è una continua discesa agli inferi dove anche Gotham con i suoi malfattori è una costellazi­one interiore e il «come era cominciato tutto» è racchiuso in quella scena primaria in cui un rapinatore uccide i suoi genitori. Si ritorna sempre lì per capire chi è Batman.

Superman versus Batman. La luce e l’ombra, l’interno contro l’esterno, il pessimismo contro l’ottimismo, il tempo dove tutto coesiste e il tempo che scorre, mito e racconto. E se Batman è un’introduzio­ne alla psicanalis­i del profondo, Superman è una propedeuti­ca ai primi ingenui interrogat­ivi filosofici. È il campione della «fumettofis­ica», sorta di metafisica fantastica degna degli scolastici medioevali impegnati a cavillare sul sesso degli angeli. Chi da ragazzino non si è mai fatto domande sui suoi poteri? Se i suoi sensi sono super (supervista, superudito, superveloc­ità) quando guarda una persona la sua vista trapassa il corpo e raggiunge spazi siderali? Se ha il superudito è costretto a sorbirsi i discorsi di tutto il mondo? Se è invulnerab­ile e quindi insensibil­e come può gustarsi la bellezza dell’universo? Se è immortale, lo è come un Dio fuori dal tempo o è costretto a una vecchiaia infinita come il Titone del mito greco? E che delusione quando nel ’92 la Dc Comics fece morire Superman per mano di Doomsday spazzando via certezze filosofich­e eterne.

Poco male per la Dc che vendette tra i 2,5 e i 3 milioni di copie e fece rinascere Superman più umano e meno super. Molto peggio per chi ha dovuto rimettere in gioco tutti i suoi paradigmi filosofici passando dal platonismo eterno e indistrutt­ibile di Nembo Kid a un esistenzia­lismo di seconda mano. Buona lettura.

IL CAVALIERE OSCURO, UGUALE EPPURE IGNOTO L’UOMO INVINCIBIL­E E I SUOI TANTI VOLTI (E IN MEZZO NOI)

 ??  ??
 ??  ?? In volo Un’immagine di Batman tratta dal secondo volume della collana. In alto, la cover del primo numero
In volo Un’immagine di Batman tratta dal secondo volume della collana. In alto, la cover del primo numero
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy