Corriere della Sera

Tenniste sul tetto e i regali di Federer

Il video di Carola e Vittoria un anno fa fece il giro del mondo. L’incontro con Federer: «Tornerà da noi nella pizzeria di papà»

- di Gaia Piccardi a pagina 25

Le due ragazze di Finale Ligure sono diventate il simbolo della resistenza nel lockdown

Vittoria da grande continua ad immaginars­i farmacista («So di non essere abbastanza brava per diventare una profession­ista dello sport») e Carola non ha smesso di detestare cordialmen­te la matematica («Anche antologia, quando è complicata») però non sono più salite a giocare a tennis sui tetti di Finale Ligure: «Finché è stato possibile abbiamo preferito la terra rossa del circolo — raccontano —, poi siamo state troppo prese con la Dad».

Un anno fa, il 18 aprile 2020, il video di Vittoria Oliveri, 14 anni, e Carola Pessina, 12, impegnate a palleggiar­e sul tetto dei palazzi dirimpetto durante il lockdown, postato dal maestro Dionisio Poggi sulla pagina Facebook del Tc Finale e ripreso dai social dell’Atp Tour, fece il boom: 6 milioni di visualizza­zioni, 12 milioni di contatti, like dei più famosi campioni incluso il divino Roger Federer, che il 10 luglio scorso si è presentato a sorpresa su quel tetto per girare uno spot per Barilla mentre le due piccolette, attirate lassù con una scusa, rischiavan­o lo svenimento. «Io ancora faccio fatica a credere che sia successo» ammette Vittoria, che ha tappezzato la cameretta di foto con il fuoriclass­e svizzero e ogni giorno da allora («Non esagero: ogni giorno») si riguarda il filmato del backstage di quel venerdì da leoncine. «I regali di Federer sono chiusi nell’armadio: racchetta, maglietta e polsini. Guai a chi li tocca» rivela Carola, cui l’ex numero uno del mondo ha fatto una personalis­sima promessa: «Tra cinque anni verrà a cena nella pizzeria di mio padre, qui a Finale, per verificare i miei progressi con l’inglese...». E come va? «Mi impegno moltissimo!».

Un anno dopo, sferzato dalla pandemia, il mondo non è più lo stesso e anche Vittoria e Carola hanno qualche novità da raccontare. La più grande ha iniziato il liceo scientific­o («I compagni nuovi mi hanno fatto un sacco di domande e una prof ha chiesto a mamma se Federer è simpatico come sembra»), la più giovane è passata alle medie e adesso sul tetto del palazzo sale per far sgranchire Shiba, il cucciolo di Akita che si era fatta promettere dai genitori. «I ragazzi sono le prime vittime delle zone rosse e della chiusura delle scuole — dice Lorenza Oliveri, mamma di Vittoria —, manca il rapporto umano, persino la ricreazion­e non esiste più. Il tennis è una valvola di sfogo importante in questa situazione: lo sport assicura quel minimo di socialità che per gli adolescent­i è vitale». E il tennis, quell’abbozzo di partita ad alta quota diventata virale in un amen, ha portato nelle case di Vittoria e

Carola premi (le due minitennis­te sono candidate al Laureus Award), inviti (l’anno scorso sono volate a Roma per premiare Simona Halep, la regina degli Internazio­nali del Foro Italico: «Ci siamo cambiate nel suo spogliatoi­o!» trillano in coro) e citazioni illustriss­ime: nel discorso sullo stato dell’Unione europea, la presidente Ursula von der Leyen citò le due italiane come simbolo di resistenza alle difficoltà e capacità di reagire: «L’Europa ha seguito il loro esempio e non si è fatta frenare dalle vecchie convenzion­i». Una consacrazi­one. Antonio Parenti, rappresent­ante della Ue in Italia, ha donato loro la bandiera blu con le dodici stelle e una targa. «A distanza di tempo mi pare ancora impossibil­e che alle nostre bambine sia successo tutto questo — trasecola con genuino stupore mamma Lorenza —, e pensare che è partito tutto da un video girato per esasperazi­one e noia...».

Ricordiamo, allora, come sono nati quei trenta secondi di vita strappati alla drammatici­tà e alle inquietudi­ni del primo, rigido, lockdown: «Una domenica sono salita sul tetto con la mia famiglia per una grigliata — racconta Vittoria —. Sul tetto di fronte c’era Carola, amica di scuola tennis, con la sua. Il maestro Poggi ci aveva dato degli esercizi per non perdere la manualità durante il fermo, all’improvviso ci è venuta l’idea: smettiamol­a di palleggiar­e contro il muro, giochiamo l’una contro l’altra!». Bingo.

Federer, naturalmen­te, non si è più visto né sentito ma il contatto tra gli Oliveri e i Pessina con Barilla è rimasto costante, anche perché c’è il regalo più ghiotto da incassare: la settimana in Spagna all’Accademia di Rafael Nadal, il campione dei 20 titoli Slam, offerta dallo stesso Federer a Vittoria e Carola. «Andremo la prima settimana di ottobre, sperando che il Covid non faccia altri scherzi — spiega Massimilia­no, papà di Carola —. Le ragazze al tennis, noi genitori in vacanza». Da

all’intervista con un quotidiano israeliano, insomma, il tennis sui tetti è diventato un marchio vincente. Made in Italy, con fantasia.

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Vittoria Oliveri, 14 anni, a sinistra, e Carola Pessina, 12 anni, al Tennis Club Finale, dove si allenano
(Foto famiglia Oliveri) Amiche Vittoria Oliveri, 14 anni, a sinistra, e Carola Pessina, 12 anni, al Tennis Club Finale, dove si allenano
 ??  ?? Con Federer Vittoria e Carola con Roger Federer. L’ex n°1 del tennis in Italia per girare uno spot volle incontrarl­e lo scorso agosto
Con Federer Vittoria e Carola con Roger Federer. L’ex n°1 del tennis in Italia per girare uno spot volle incontrarl­e lo scorso agosto

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