Corriere della Sera

TONINELLI, L’ONTA E IL CAVALIERE (AZZURRO)

- di Aldo Grasso

«“Sei stupido!”. “E tu sei scemo!”. “Finitela!”, si inviperì l’Adalgisa fuori di sé. “Finiscila Peppo o ti do uno schiaffo!” E lo schiaffo arrivò difatti più rapido ancora dell’ipotesi, come il lampo in precedenza del tuono» (C. E. Gadda). Gli schiaffi per fortuna non sono arrivati, ma lo «scemo» sì. Così sostiene Danilo Toninelli che ha querelato Silvio Berlusconi per riparare l’onta della diffamazio­ne. Nel 2019, in campagna elettorale, Berlusconi rispondeva così ai giornalist­i: «La Tav si farà. Ma è ridicolo quello che si vede. Toninelli che dice: “Do il via, tanto tra sei mesi posso bloccarlo”. Ma dai il via a dei lavori, a delle assunzioni, a delle spese importanti per il Paese e l’Europa e fra qualche mese te lo rimangi? Ma dove vivi? Sei scemo? Toninelli è scemo».

Come insulto, scemo è fra i più logori e generici (una volta si usava il rafforzati­vo «scemo di guerra», oggi impronunci­abile

L’ex ministro contrario alla Tav querela Berlusconi Che disse: «È scemo»

per la cancel culture). Alla lettera, significa che uno è mancante di qualcosa, una metà di un giusto intero. I sinonimi sono peggio.

Se uno va su Internet e cerca i meme di Toninelli, ne troverà così tanti che il rischio per l’ex ministro di allargare d’ufficio la sinonimia è molto concreto. Se poi il Tribunale di Potenza dovesse sentenziar­e che il fatto non sussiste, la nomea arriverà più rapida ancora dell’ipotesi.

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