«Una scelta pericolosa Qui non ci sono reati, per fare politica si usa il tribunale»
Il leader leghista: la sinistra vuole vincere così
Segretario, in 24 ore è passato da «liberatore» degli italiani a «sequestratore» degli immigrati. Una bella nemesi.
«In me prevale la soddisfazione per le riaperture — spiega il leader della Lega, Matteo Salvini —. Ma il rinvio a giudizio, detto che non mi toglie il sonno, è frustrante e molto pericoloso perché crea un precedente...».
In che senso?
«Si usa il tribunale per fare politica. Il disegno Palamara (“Salvini è innocente ma va fermato”) sta prendendo forma».
Il suo rinvio a giudizio è una «scelta politica»?
«Beh, intanto il giudice di Palermo ha deciso di non decidere delegando il verdetto finale ad altri».
Ha lasciato che decida una giuria dopo un dibattimento.
«Ma qui non ci sono reati. C’è un atto politico preso da un intero governo. Contrastare gli scafisti, difendere i confini non sono reati. Ho difeso gli interessi del mio Paese o il mio interesse personale?».
Chiama in correità un intero governo (il Conte I)?
«Per me, lo ripeto, non c’è alcun reato. Ma se lo si ravvisa, va addebitato a tutti quelli che hanno contribuito ad adottare una certa strategia».
Conte e Toninelli verranno a Palermo come testimoni.
«Sì, ma ci vuol poco a cambiare ruolo...».
Non è che mandandola a processo le hanno fatto un «favore»? Il 15 settembre saremo in piena campagna per le Amministrative. Tutti i riflettori saranno per il «martire» Salvini.
«Non faccio il piangina né intendo strumentalizzare la situazione. Mi dispiace che da settembre in poi dovrò sacrificare tanti altri sabati che avrei dedicato ai miei figli».
Forza Italia sostiene che le stanno applicando il «metodo Berlusconi».
«Silvio ha dovuto affrontare 80 processi, io per ora solo 5-6... Ma è evidente che la sinistra vuole vincere in tribunale le elezioni che perde nelle urne. In nessun Paese al mondo si mandano a processo gli avversari politici».
Si è sentito tradito da Conte e Toninelli?
«Constato solo che hanno cambiato idea per convenienza politica, rinnegando sé stessi e le loro scelte».
Le Sardine, che lei spesso sbeffeggia, dicono che Salvini «va sconfitto nelle piazze, non nei tribunali».
«Hanno ragione, io non mi sognerei mai di portare alla sbarra chi la pensa diversamente da me. Ma in Italia si fanno tante inchieste che poi finiscono nel nulla. Come quelle che hanno riguardato grandi società come Eni e Finmeccanica. Difendere gli interessi dell’Italia significa anche difendere le aziende italiane».
Ma i magistrati quando perseguono i reati non devono difendere gli interessi di nessuno.
«Per carità. Ma ricordo che gli italiani hanno votato per la responsabilità civile dei giudici. Che fine ha fatto?».
Il segretario del Pd Letta indossando la felpa della Open Arms le ha fatto un bello scherzetto.
«Ha mancato di rispetto non a me ma al presidente della Repubblica che aveva chiesto ai partiti umiltà e senso di responsabilità per aiutare gli italiani ad uscire dalla pandemia. Ma a sinistra hanno il riflesso del toro: quando vedono Salvini è come se sventolasse un panno rosso».
Dicono che non sia molto soddisfatto del suo successore, la ministra Lamorgese.
«I numeri parlano chiaro. Quest’anno gli sbarchi sono triplicati. E mentre nei tre episodi che mi sono stati contestati non è mai morto nessuno, con lei ci sono stati morti, incendi, naufragi».
È nel mirino?
«Guardi, in questo momento la priorità assoluta è la campagna di vaccinazione e la ripresa dell’economia. Ma quest’estate, quando spero tutto sarà superato, non saranno più tollerati gli sbarchi di clandestini sulle nostre coste. L’ho già detto a Draghi».
Che cosa esattamente?
«Gli ho chiesto di organizzare un incontro a tre per un chiarimento. Lo dico chiaro: bisogna cambiare registro».
Ha ottenuto le riaperture, ma già chiede altro.
«Chiedo di estendere le riaperture dei locali anche al chiuso e l’eliminazione del coprifuoco alle 22».
Per quando?
«Entro la metà di maggio. Bisogna ritornare alla normalità, con buona pace di alcuni sciagurati del Pd, come l’ex ministro Boccia (che querelerò visto che dice che io nego il Covid)».
Avviso a Lamorgese
Ora la priorità è il Covid ma questa estate non saranno più tollerati gli sbarchi di clandestini
Perché continua ad attaccare il ministro Speranza nonostante la difesa di Draghi?
«È una contestazione politica. Da chi riveste il suo incarico mi aspetto scelte scientifiche, tecniche, oggettive. Non valutazioni politiche».
Perché non condivide la mozione di sfiducia presentata da Giorgia Meloni?
«Io sto dentro il governo e cerco di incidere, altri preferiscono stare fuori a protestare e manifestare».
Quindi non la voterà?
«Le mozioni di sfiducia rafforzano chi le subisce. Invito le altre forze di centrodestra a chiedere, d’intesa con Renzi, la commissione d’inchiesta sulla pandemia che ci aiuterà a far luce sulle responsabilità, comprese quelle di Speranza. Su questa i numeri ci sono».