Una beffa pagarli ai condannati per reati pecuniari
Caro Aldo, Maurizio Paniz, ex legale di Berlusconi nel caso Ruby, ha firmato 1.200 ricorsi contro il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. E ha detto a Virginia Piccolillo del Corriere: «Ma quale casta? Il vitalizio lo volle il Pci affinché tutti potessero fare politica e non solo, come con lo Statuto Albertino, conti, baroni e ricchi imprenditori». Contrari alla restituzione degli assegni agli ex deputati e senatori sono, tuttavia, numerosi osservatori, molto duri, in primis, con i condannati per gravi reati. Non è, certo, equo penalizzare soprattutto quegli ex politici, molto anziani, che hanno già subito consistenti tagli delle pensioni, versano in pessime condizioni di salute e non sono in grado di pagare l’assistenza nelle case di riposo. Forse, tuttavia, si sarebbe potuto rinviare la discussione. In questa fase, a causa dei drastici tagli dei posti di lavoro e della crisi di migliaia di imprese, non è molto popolare la battaglia degli ex parlamentari.
Pietro Mancini Caro Pietro, pandemia o no, pagare il vitalizio a parlamentari condannati in via definitiva per reati pecuniari è la beffa che si aggiunge al danno.