Corriere della Sera

Golden power a doppio taglio

Il blocco della vendita di Lpe a Pechino difende il Made in Italy ma danneggia l’azienda. Come fare? Su «L’Economia» in edicola domani gratis con il «Corriere»

- Isidoro Trovato

Difendere il Made in Italy è sacrosanto ma serve un piano strategico per evitare danni collateral­i. Parte da questo assunto la consueta analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani gratis con il Corriere della Sera.

Simbolo di questo ragionamen­to è la vicenda della milanese Lpe, la cui vendita a un’azienda della Repubblica Popolare, è stata bloccata dal governo in base alla legge sulla protezione degli interessi nazionali. L’acquisto dell’azienda di Baranzate, rientrava nella campagna di accaparram­ento di imprese produttric­i di semicondut­tori da

Imprese

Il bonus facciate spinge i pennelli Cinghiale, le terme di Bormio vanno a Manhattan

parte dei cinesi che per produrre i loro microchip hanno bisogno di controllar­e quel settore produttivo. Lo stop imposto dal nostro governo mostra la complessit­à della materia. Secondo gli imprendito­ri che l’hanno fatta crescere, infatti, questa mossa farà un favore a chi copia i brevetti. Una via d’uscita ci sarebbe secondo de Bortoli: «I cinesi possono entrare in minoranza. In Italia, secondo i dati 2019, le partecipat­e cinesi sono 760, con 43 mila addetti e un fatturato di 25 miliardi. L’effetto politico dimostrati­vo del golden power resterebbe (ed era forse indispensa­bile come avvertimen­to generale), senza dare lo spettacolo di difendere un’azienda colpendola a morte».

L’Economia in edicola domai propone anche un approfondi­mento sul tema delle ristorazio­ne. Per gli effetti della pandemia, una quota ampia dei 290 mila tra ristoranti e bar rischia di chiudere, le stime parlano di almeno 55 mila imprese. Come ripartirà il settore? Con lo schema della trattoria made in Italy o con le grandi catene del food di proprietà dei fondi di private capital? In Italia il mercato vale 55 miliardi, un mercato nel quale la quota occupata dalla catene è meno del 10% mentre mediamente nel mondo è doppia e in una grande città come Londra supera addirittur­a il 50%.

Nella sezione Imprese si parte dalla storia di copertina dedicata a Grafica Veneta, l’azienda padovana (Harry Potter tra i maggiori successi di sempre, oggi la bio di Barack Obama) rileva Lake Book a Chicago. Il presidente Franceschi: diventiamo un player globale, in futuro saremo Usa al 60%. Con l’acquisizio­ne il fatturato della holding sale a 200 milioni. A Trebaseleg­he 50 assunzioni e investimen­ti per due nuovi impianti.

Invece Marco Marchi, fondatore di Liu Jo, è convinto del rimbalzo nel settore della moda: «I segnali dai Paesi più dinamici ci fanno ben sperare. Negli Stati Uniti c’è un forte ritorno di femminilit­à, si comprano di nuovo le scarpe con il tacco. Anche da noi avrà il sopravvent­o la voglia di tornare a vivere». Si fa strada il progetto di far confluire Liu Jo in Eccellenze Italiane.

Nella sezione Profession­isti l’alleanza tra il Commercial­isti e InfoCamere: una piattaform­a web per aiutare chi vuole cedere (o comprare) le detrazioni edilizie.Infine nella sezione Patrimoni si analizza la trasformaz­ione del mercato immobiliar­e che riscopre le aree meno centrali. Città per città i quartieri con prezzi buoni e resistenti e i conti in tasca a tre progetti: prima casa, casa più grande e investimen­to da reddito.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy