L’Atalanta ferma Pirlo La Champions in bilico
Dopo 11 vittorie arriva il pari con il Napoli Autorete di Handanovic, gol di Eriksen
Inter, pari a Napoli. Torna a vincere a San Siro il Milan. La Juve di Pirlo (nella foto) perde con l’Atalanta dopo 20 anni e come la Roma, battuta dal Toro, rischia la Champions.
L’Inter si ferma dopo undici vittorie, ma il pari in rimonta dentro lo stadio Maradona è un altro passo verso lo scudetto. Il Napoli, in vantaggio nel primo tempo grazie all’autorete di Handanovic, perde l’occasione di scavalcare la Juventus e resta ancora fuori dalla zona Champions, ma deve accogliere l’1-1 come un punto guadagnato e non come due persi. Fermare la capolista è una piccola impresa. I contiani sono sfortunati nel primo tempo, rabbiosi a inizio ripresa, ma dopo il pareggio firmato da Eriksen, al primo gol in campionato, forse non mostrano la necessaria cattiveria per ribaltare il risultato. Un peccato veniale.
Ai punti l’Inter meriterebbe di più. È sicura, solida, efficace nella sua semplicità e quasi mai è in difficoltà contro una squadra che aveva vinto 5 delle ultime 6 partite. La regina subisce il gol per un errore del portiere e nel primo tempo Lukaku, ancora una volta il punto di riferimento, prende due legni. Ma nella corsa verso lo scudetto va bene così. 75 punti non li ha fatti nessuno in Europa. Adesso alla capolista ne mancano 12 quando ce ne sono in palio 21. La strada è in discesa.
Il Napoli nel primo tempo è più fortunato che bello. Il palleggio della squadra di Gattuso è fine a se stesso, mentre le verticalizzazioni dell’Inter mettono l’ansia alla difesa degli azzurri. Rino sceglie Osimhen nel cuore dell’attacco, ma il centravanti finisce prigioniero dei giganti interisti. Non si accende neppure la stella di Zielinski e allora tocca a Insigne, il più intraprendente, avviare l’azione che vale l’1-0. Il capitano sorprende Skriniar e una volta sul fondo crossa teso. Handanovic se la butta in rete da solo anche se De Vrij lo infastidisce. Un errore grave. L’Inter, alla fine del primo tempo, si sente quasi beffata e non solo per la traversa e il palo colpiti dal suo totem. I nerazzurri hanno altre due ghiotte occasioni: Darmian anziché tirare crossa al centro per Hakimi, che si fa anticipare da Insigne; mentre Barella, liberato da Lautaro,
Conte
A Napoli si è vista una squadra che sa quello che fa, che non perde mai la giusta via
Barella
Questo pareggio è un ulteriore mattoncino della nostra cavalcata verso lo scudetto
viene fermato da una formidabile uscita di Meret.
Nella ripresa le cose tornano in fretta al loro posto. Il sinistro millimetrico di Eriksen, dopo un cambio di campo di Hakimi e un contro cross di Darmian, regala all’Inter il pareggio ma non la voglia di provare a vincerla. Una volta riequilibrato il punteggio, la capolista sembra quasi accontentarsi, così alla fine il Napoli riesce a farsi intraprendente: Politano colpisce la traversa e la Var è costretta a correggere l’arbitro Doveri, che vede un rigore inesistente per un intervento di De Vrij su Zielinski. Conte nella sofferenza inserisce Gagliardini per Eriksen. Ma all’ultimo respiro è Hakimi ad avere la palla buona. Gattuso deve ringraziare Manolas per la perfetta chiusura.