Corriere della Sera

Juventus nel limbo

L’Atalanta vince e supera i bianconeri Pirlo senza Ronaldo scivola al 4° posto

- Paolo Tomaselli

La Dea vince anche bendata, grazie a una deviazione di Alex Sandro nel finale su tiro di Malinovsky­i, ma vince perché va a cercarsi la fortuna fino all’ultimo, perché ha gli uomini per farlo, anche quelli che entrano dalla panchina; perché ha un’idea di gioco e diverse applicazio­ni, a seconda degli interpreti e dei momenti della partita. L’Atalanta batte la Juventus per la prima volta in campionato dopo vent’anni perché tra le due squadre è quella di Gasperini ad avere tutte le caratteris­tiche della grande squadra. Mentre la Juventus perde una gara che forse meritava di pareggiare.

E a pensarci bene è quasi peggio, perché certifica che Madama, scivolata al quarto posto con il Napoli che le rosicchia un punto, è questa: una squadra che, senza Ronaldo e con Dybala per forza di cose non al meglio, è troppo corta di soluzioni in attacco. E anche con il rientro di CR7, fermo ai box per un leggero fastidio ai flessori, sarà una squadra che deve giocarsi la volata Champions fino all’ultimo metro: restare fuori dalle prime quattro sarà anche una «non ipotesi» come l’ha definita di recente il direttore Paratici, ma è anche vero che la Juve non è abituata a questo tipo di volate punto a punto. E dovrà calarsi in fretta in questa nuova realtà, che comprende anche le due sfide a Milan e Inter da giocare allo Stadium.

Pirlo ritroverà Gasperini in finale di Coppa Italia e per vincere il secondo trofeo stagionale dovrà pensare a qualcosa di più, oltre ad aggrappars­i allo stellone intramonta­bile di Ronaldo. Se la Juve soffre le difese schierate, specie quelle con tre centrali, conferma a maggior ragione contro l’Atalanta di avere poche idee e di riuscire a cambiare passo solo con Cuadrado. Anche perché Chiesa non è al meglio ed esce nel momento clou.

Le scintille sulle fasce, le ammaccatur­e nelle lotte a centrocamp­o e nei duelli attacco-difesa, insomma tutta la fisicità che serve per contrastar­e l’Atalanta, non bastano alla Juve al momento del passaggio ai box: Gasperini in panchina ha tecnica, muscoli, identità; Pirlo ha Kulusevski che non dà segni di freschezza, ha Arthur che non mostra attitudine alla lotta, ha pure Danilo che convive con un dolore al piede.

Avesse avuto, almeno per gli ultimi 20’, il totem Ronaldo per rivitalizz­are la squadra, forse sarebbe andata diversamen­te. «Non meritavamo di perdere — sottolinea l’allenatore bianconero —. E siamo stati puniti solo da un episodio. Quanto a Ronaldo, non poteva giocare: ci mancava il nostro killer in area, però con i se e i ma non si va da nessuna parte». L’importante per la Juve — e per il futuro del suo giovane tecnico — è andare in Champions.

Gasperini

La Juve non era in difficoltà. Ora sanno che possono perdere anche contro noi

Pirlo

La Champions? Con questo spirito e questa voglia non avremo problemi

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(Getty Images) Selfie Malinovsky­i, autore del gol decisivo, festeggia la vittoria sulla Juve con una foto di gruppo

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