Marquez in lacrime: «Sono ancora un pilota» Lo spagnolo è settimo: vince Quartararo, Bagnaia secondo. Valentino Rossi cade
Il ritorno di Marc, la rivincita di Pecco. Dopo un sabato di dubbi, la domenica di Portimao ha rimesso i tasselli al loro posto. Marquez ha portato al traguardo la Honda che non guidava da nove mesi. Stringendo i denti e soffocando l’istinto di attaccare a ogni curva. Pecco Bagnaia ha trovato il ritmo per una rimonta apparentemente impossibile (scattava dall’undicesimo posto). «Sono soddisfatto, puntavo ai primi cinque posti, invece sono riuscito a salire sul podio», ha detto il piemontese che con il secondo posto si è portato alle spalle di Quartararo nel mondiale.
Il francese ha rispettato i pronostici della vigilia e dopo un via incerto ha imposto un ritmo indiavolato che ha costretto all’errore prima Rins e poi Zarco. Un ritmo che ha sorpreso lo stesso Marquez che per qualche giro ha provato a stare nel gruppo ma poi si è arreso al braccio dolente. «Ho capito che non potevo forzare, non avevo più il controllo della moto. Ma è stata una gara fantastica — ha detto il campione —. Mentalmente mi sono liberato». E poi la frase pronunciata con la voce rotta dall’emozione: «Sono tornato a sentirmi ancora un pilota. Un passo molto importante nella mia vita». Quando ha tagliato il traguardo Marquez ha cancellato tutte le paure per una carriera che rischiava di finire con l’incidente del 19 luglio 2020. Al box è stato accolto dall’abbraccio dei suoi uomini e a quel punto non ce l’ha fatta a trattenersi. «Non ho pianto per il dolore, ma per tutto quello che ho passato». Dovrà lavorare ancora Marc, e con pazienza, per ritrovare la condizione. Ma l’orizzonte è più sereno. «Mi serve guidare, forse a metà stagione potrò allenarmi come prima, ma saranno i medici a decidere».
Per un campione ritrovato, un altro è in grave difficoltà. Rossi ha chiuso la gara con una scivolata. «Un errore che ha vanificato quanto di buono avevamo trovato alla fine». Ma la strada per tornare ai vertici è ancora lunga.