Corriere della Sera

Come funzionano i diversi tipi di test Quando si utilizzano e qual è l’attendibil­ità

- Laura Cuppini

Dal 26 aprile ci si potrà spostare tra regioni in fascia gialla, mentre per chi si trova in fascia arancione o rossa servirà un «pass» che attesti di essere vaccinati o guariti da Covid, oppure presentare un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Per potersi muovere tra regioni «a rischio» sarà dunque di fondamenta­le importanza avere tamponi efficaci e in quantità adeguate.

1 Quali tipi di test sono disponibil­i oggi in Italia?

Lo strumento più affidabile resta il tampone molecolare — naso orofaringe­o o salivare —, che rileva la presenza del genoma (Rna) di Sars-CoV-2. Gli antigenici rapidi (su campione nasale, naso orofaringe­o o salivare), sensibili alla presenza delle proteine presenti sulla superficie del virus, sono meno affidabili dei molecolari. Infine i test sierologic­i rilevano se la persona è stata a contatto con il virus, ma non sono in grado di riconoscer­e un’infezione in atto. In caso di positività è quindi richiesto un tampone di controllo.

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A che punto siamo con i «salivari» rapidi?

In vista della riapertura in presenza di tutte le scuole, il 26 aprile (solo le superiori nelle zone rosse avranno una percentual­e di didattica a distanza), si è ripreso a parlare di tamponi salivari rapidi per il monitoragg­io degli studenti. Si tratta di strumenti non «invasivi» (funzionano con un campione di saliva) che danno il risultato in pochi minuti. In Italia però non sono stati ancora approvati dall’Istituto superiore di sanità. Diversi studi indicano che la saliva è un campione valido per la ricerca di Sars-CoV-2. I dubbi sui test salivari antigenici (rapidi) riguardano la sensibilit­à dei dispositiv­i, ovvero la capacità di limitare al minimo i «falsi negativi». In Italia sono in corso diversi progetti pilota per verificare l’efficacia di questi strumenti.

Un’altra ipotesi è quella di utilizzare nelle scuole tamponi salivari molecolari (non rapidi), che vanno però inviati in laboratori­o e possono dare il risultato in poche ore: secondo uno studio dell’Istituto Spallanzan­i, l’efficacia di questi test è soddisface­nte.

3 E i tamponi «fai da te»?

Saranno in commercio a partire da maggio, nei supermerca­ti e in altri negozi: sono test rapidi con marchio CE, inseriti nell’elenco dispositiv­i medici del ministero della Salute. Possono essere fatti in autonomia a casa. L’affidabili­tà è più bassa rispetto ai tamponi molecolari. Per eseguire correttame­nte il test — che richiede il prelievo di un campione dal naso — bisognerà seguire le istruzioni contenute nel kit.

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