Corriere della Sera

Il Recovery plan di Draghi entro venerdì

Il premier vede Fratelli d’Italia e Renzi. E sul passaggio in Parlamento: documento scritto bene, facile da leggere

- Marco Galluzzo

La definizion­e del Recovery plan è alle fasi finali, già questa settimana, giovedì o al massimo venerdì, il capo del governo Mario Draghi è intenziona­to a portare il testo in Consiglio dei ministri per farlo approvare ed inviarlo subito dopo in Parlamento, dove interverrà la settimana prossima per illustrarl­o.

Alle delegazion­i dei partiti che ha ricevuto ieri, prima quella di Fratelli d’Italia, guidata da Giorgia Meloni, poi quella di Italia viva, guidata da Matteo Renzi, il premier ha ribadito che è sua intenzione rispettare la scadenza del 30 aprile, anche se non obbligator­ia, per inviare il testo alla Commission­e europea. E a chi gli ha fatto osservare che il Parlamento avrà poco tempo per esaminare il nuovo Piano, diverso rispetto a quello del precedente governo, Draghi ha replicato con un pizzico di ironia: «È scritto molto bene, sarà molto semplice leggerlo».

Una rassicuraz­ione che è stata accolta solo in parte dai Fratelli d’Italia: «Ad oggi noi non conosciamo il Pnrr del governo, che non ha ritenuto di illustrarc­i il piano. Abbiamo ribadito le nostre proposte. E posto una questione di metodo. Ad oggi il Parlamento ha discusso del piano di Conte. E c’è il rischio che non abbia la possibilit­à di discuterlo e l’opposizion­e non abbia la possibilit­à di valutarlo. Ci è stato confermato che il ruolo del Parlamento in questa vicenda sarà molto marginale», si è lamentata Giorgia Meloni.

Di altro avviso il giudizio del partito di Renzi. «Aspettiamo che il governo trasmetta al Parlamento la versione nuova» del Piano nazionale di rilancio e resilienza «che ha elementi di forte differenza» rispetto a quello del governo Conte «su governance, monitoragg­io, semplifica­zione», ha dichiarato al termine dell’incontro Maria Elena Boschi. «Sulle infrastrut­ture siamo favorevolm­ente colpiti dall’illustrazi­one di Draghi: c’è un intervento importante di revisione del Pnrr», ha aggiunto.

Il ministro per il Sud Mara Carfagna invece ha confermato che il Pnrr avrà risorse finanziari­e pari al 40% dedicate al Mezzogiorn­o: «Il solo fatto di aver costruito in otto settimane una quota Sud pari al 40 per cento, di aver qualificat­o trasversal­mente alle missioni del Pnrr un capitolo Sud che non esisteva, di aver rispettato le scadenze europee, e quindi di poter beneficiar­e delle anticipazi­oni, è una missione compiuta che fino a due mesi fa nessuno poteva dare per scontata». Oggi il capo del governo incontrerà sindacati e associazio­ni delle imprese per illustrare anche a loro il Recovery plan.

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