Corriere della Sera

Btp Futura a 2,3 miliardi Borsa, pieno di dividendi

Prima giornata del collocamen­to, contratti a quota 50 mila

- Di Andrea Ducci Marco Sabella

Ieri una seduta ricca di importanti novità alla Borsa di Milano. Ha preso infatti il via la stagione dei dividendi con lo stacco della cedola per sei titoli dell’indice Ftse Mib. E contempora­neamente è stata archiviata la prima giornata di offerta per la nuova emissione del Btp Futura, il titolo con rendimento in parte agganciato alla crescita del Pil italiano. Le richieste per l’emissione poliennale del Tesoro hanno registrato ordini pari a 2,28 miliardi per un totale di 50 mila contratti. Il Btp Futura, giunto alla sua terza emissione, garantisce cedole semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo e ha una scadenza di 16 anni, prevedendo un doppio premio fedeltà per chi tiene il bond fino a scadenza.

Il collocamen­to, che prevede un ordine minimo di acquisto si mille euro, proseguirà fino a venerdì, salvo che il ministero del Tesoro non ne decida una chiusura anticipata. Per questa emissione del Btp Futura è previsto un premio per i sottoscrit­tori da corrispond­ere in due tranche. La prima con un minimo garantito dello 0,4% del capitale investito, ma in base alla media del tasso di crescita del Pil italiano registrato nei primi 8 anni il premio potrà arrivare fino all’1,2%. Alla scadenza finale del titolo chi lo avrà mantenuto senza mai venderlo, si vedrà corrispond­ere una seconda tranche di premio, con un minimo garantito dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8% più un’ulteriore componente aggiuntiva.

Intanto Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato a 24.691,46 punti (-0,21%), si è trovata a fronteggia­re gli appuntamen­ti con il dividendo di ben sei società — Stellantis, Banco BPM, Campari, Ferrari, Unicredit e Cnh Industrial. La grande novità della stagione dividendi del 2021

Il titolo in collocamen­to fino a venerdì, salvo chiusura anticipata mercoledì

(riferita alla chiusura dei bilanci dell’esercizio 2020) è il ritorno alla distribuzi­one di una quota degli utili agli azionisti sia da parte delle banche — che lo scorso anno erano state “dissuase” dalla Bce dal riconoscer­e una quota degli utili agli azionisti — sia da parte di numerose società, anche industrial­i, che per motivi prudenzial­i avevano preferito accantonar­e a riserva l’intero risultato d’esercizio.

«A causa dell’emergenza Covid nel 2020 gli utili d’esercizio delle società quotate sono sono diminuiti di circa il 50-55% rispetto al 2019. Ma il cambiament­o di prospettiv­e sul futuro, con l’affievolir­si dell’emergenza pandemica, porterà alla distribuzi­one di un monte dividendi nel 2021 superiore a quello del 2020. Si tratta di un importante segnale di fiducia e di ritorno alla normalità», commenta Andrea Colombo, gestore azionario Italia di Azimut.

Per effetto di questo ritorno ad un clima di fiducia le quotazioni del future sui dividendi del Ftse Mib sono cresciute notevolmen­te da inizio anno ad oggi. Ieri il derivato italiano sui dividendi del Ftse Mib quotava 764 punti, in rialzo di circa il 30% rispetto ai 600 punti di dicembre. Ma ancora di un buon 20% inferiore rispetto ai quasi mille punti del periodo pre-pandemico.

A livello aggregato dell’indice, secondo una stima di Bloomberg, il rendimento per dividendi del Ftse Mib (dividend yield) passerà dal 2% del 2020 al 3,8% atteso per fine 2021.

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Davide Iacovoni è responsabi­le del Tesoro per il debito pubblico. Ieri è partita la nuova emissione di Btp Futura
Alla Guida Davide Iacovoni è responsabi­le del Tesoro per il debito pubblico. Ieri è partita la nuova emissione di Btp Futura

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