«Ora obiettivi giornalieri per le Regioni»
Il commissario cambia la distribuzione: una testa, un vaccino E raccomanda di non estendere le prenotazioni agli under 60
«Una testa, un vaccino». Il generale Figliuolo cambia la strategia della massiccia campagna anti Covid e detta le nuove regole alle Regioni. Da ora in poi la distribuzione dei vaccini avverrà proporzionalmente al numero degli abitanti. «No alle prenotazioni per gli under 60».
«Una testa, un vaccino». Cambio di strategia nella campagna vaccinale da parte del commissario Francesco Paolo Figliuolo. Da ora in poi la distribuzione delle dosi ricalcherà proporzionalmente il numero di abitanti. Fino a ora incidevano nella ripartizione altre variabili come l’anagrafica media dei residi denti. Un indicatore che ha penalizzato alcune regioni «più giovani» come la Campania, la Puglia, la Calabria che hanno avuto un numero minore di fiale rispetto alla media pro-capite.
Comincia in questi giorni un meccanismo re-distributivo per spingere la campagna. La struttura commissariale ha fissato obiettivi quotidiani e settimanali. Diventeranno via via più stringenti rispetto alla programmazione di consegna delle dosi agganciata alle forniture delle case farmaceutiche in linea con i contratti negoziati dalla Commissione Ue. In questa settimana stanno affluendo 4,2 milioni di fiale dall’estero, entro fine aprile 6 milioni. Entro giugno altre 54 milioni grazie al contributivo aggiuntivo di Pfizer. Il via libera dell’Ema al siero Johnson&Johnson — che ha riconosciuto possibili correlazioni su rarissimi casi di trombosi — «scongelerà» le 184 mila fiale ferme a Pratica Mare, destinate però solo alla «fascia anziana dove sicuramente i benefici sono maggiori dei rischi», ha detto ieri il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini. Ma Figliuolo ha stretto i paletti vincolandole alla necessità di coprire prima le categorie più a rischio. Nell’ordinanza si raccomanda di non «estendere le prenotazioni a soggetti di età inferiore a 60». È un richiamo per raggiungere gli obiettivi di immunizzazione degli ultraottantenni: in alcune regioni, come la Sicilia, siamo al 60% dei vaccinati in prima dose. E nella fascia d’età 70-79 siamo a meno della metà di quelli da proteggere. Fonti attribuibili a diverse regioni lamentano però di non poter programmare le punture oltre i primi dieci giorni di maggio. E che i target fissati rischiano di essere un proposito.
L’obiettivo delle 500 mila somministrazioni dovrebbe essere raggiunto a fine aprile. In ritardo di un paio di settimane rispetto al piano di marzo. Ma non è detto che ciò determini uno slittamento del raggiungimento dell’immunità di gregge. Dipenderà dalle consegne. Il siero della Janssen apre alle inoculazioni nelle farmacie. Una rete di punti vaccinali che si amplia.