Il premier: piani obsoleti, è mancato un sistema di allerta
«Il nostro lavoro deve iniziare ora, poiché non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia o quando ci colpirà la prossima». È uno dei concetti espressi ieri da Mario Draghi in un videomessaggio in occasione di un webinar di preparazione al Global Health Summit di Roma in programma il 21 maggio. Evento che coinvolgerà 41 Paesi ed è organizzato dal governo italiano, che ha la presidenza del G20, e dalla Commissione europea. Il summit non si svolgerà in presenza e si concluderà con una dichiarazione adottata da tutte le delegazioni. Il capo del governo ieri, in collegamento con i rappresentanti della società civile, ha in qualche modo introdotto il vertice indicando alcuni punti chiave: «L’attuale pandemia ci impone di essere preparati meglio per il futuro. Dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali. Dobbiamo rafforzare il coordinamento e la cooperazione globali». E ancora: «La pandemia da Covid-19 — ha aggiunto Draghi — ha causato più di 3 milioni di vittime in tutto il mondo e ha imposto un costo elevato alle nostre economie. L’anno scorso, la produzione globale ha subito la contrazione più profonda dalla Seconda guerra mondiale, colpendo sia le economie avanzate che i mercati emergenti». Il Global Health Summit servirà anche a dettare le linee guida di contrasto e intervento in caso di altre future pandemie, come ha detto ancora il presidente del Consiglio: «La maggior parte di noi non era pronta ad affrontare una crisi sanitaria di tale portata. Ci mancava la capacità di rilevare la pandemia attraverso un sistema di allerta precoce. I nostri piani di emergenza erano obsoleti e insufficienti. Nonostante tutto il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari. Ma abbiamo mostrato la capacità di reagire». L’obiettivo del vertice sarà dunque anche quello di costruire «una cooperazione tra governi, aziende e organizzazioni non governative». Al webinar è intervenuta anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «Questa pandemia ci ha dimostrato che la salute è un vero bene pubblico globale.
Ed è per questo che vogliamo sentire voi prima di discutere di come prevenire crisi future, come prepararsi meglio e come diventare più resilienti in un’era di pandemie».