«I presidi trovino ambienti esterni per fare lezione»
Sasso, sottosegretario all’Istruzione
Il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega) è a casa in isolamento perché è risultato positivo al Covid: «Erano due giorni che avevo sintomi e ora ho avuto l’esito del tampone. Ma sto abbastanza bene».
Ha idea di dove può aver preso il virus?
«Non lo so, ma sono sempre molto attento. Anche un mio collaboratore purtroppo è positivo».
Sembrava che da lunedì tutti gli studenti potessero tornare in classe e invece per le superiori resta la Dad fino al 40 per cento. Avevate fatto male i conti sullo stato di scuole e trasporti?
«È chiaro che le criticità ci sono e non possono essere risolte in pochi giorni. Ma il governo è al lavoro per migliorare la situazione delle scuole. Sono del resto state stanziate risorse importanti».
Sì, ma in pochi giorni sono difficili da spendere.
«Spetta alle scuole nella loro autonomia decidere come spenderle. Ma è vero che le scuole vanno messe ulteriormente in sicurezza».
Pensa ai tamponi salivari?
«So che è in arrivo un provvedimento a breve per introdurli».
Che cosa potrebbero fare le scuole con i fondi stanziati?
«Potrebbero per esempio comprare mascherine Ffp2 che la comunità scientifica dice che sono migliori di quelle che oggi danno ai nostri figli. Oppure potrebbero comprare apparecchi per la ventilazione».
Intanto finisce che quasi la metà degli studenti delle superiori lunedì prossimo potrebbe essere ancora a casa.
«Abbiamo chiesto alle scuole di fare uno sforzo, di trovare anche ambienti all’esterno».
I cortili?
«Anche altri spazi pubblici all’aperto da usare come aule. Purtroppo in questi mesi non è stata fatta una riflessione seria sul numero di studenti nelle classi: bisogna ridurlo. Sse non si può fare ora, almeno da settembre. Serviranno nuovi professori e per questo dobbiamo fare un piano di stabilizzazione dei precari, ci saranno 212 mila cattedre vuote».
Pensa a una sanatoria per i precari?
«A una stabilizzazione per titoli e servizio».
Le Regioni che hanno alzato bandiera bianca sui trasporti vi hanno convinto a ripensare all’apertura delle scuole per tutti?
«Non ho ragione di dubitare che le Regioni non siano effettivamente in grado di adeguare il sistema dei trasporti».