Corriere della Sera

Bongiorno: porterò dai pm il video del garante 5 Stelle Il pianto della ragazza

- di Giusi Fasano

Questa storia non è il video di Grillo. Non sono le sue parole urlate alla telecamera. Non è il suo dramma di padre. È prima di tutto la storia di una ragazza di 19 anni che racconta di aver subito una violenza sessuale e davanti a quella parola — stupro — rovesciare la prospettiv­a è un dovere.

Quindi. C’è una ragazza (in realtà due, anche se dell’altra non si parla mai) che racconta di essere stata violentata. E ci sono quattro ragazzi che invece sostengono che non c’è stata nessuna violenza, che lei «ci stava», per essere chiari. È tutto lì il discrimine, nel concetto di una donna che «ci sta», che «era consenzien­te», che «ha denunciato dopo otto giorni... Strano». E poi, dice Grillo, «c’è un video e si vede il gruppo che ride», che «sono ragazzi che si stanno divertendo», che «sono in mutande, saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori».

E se invece la ragazza sta dicendo la verità? Come può sentirsi la vittima di uno stupro se per ore e ore — ormai da due giorni — vede la sua

storia su ogni sito, su ogni talk show, su ogni giornale, raccontata da un uomo che, in sostanza le dà della bugiarda?

Giulia Bongiorno, l’avvocata che la difende, parla di «dolore amplificat­o», di notte senza sonno, di «lacrime e disperazio­ne», e dice che «la famiglia della ragazza è totalmente distrutta». Rivela una quantità infinita di richieste di interviste ma «hanno scelto il silenzio», giura, anche se il video di Grillo — già dirompente il primo giorno — ha creato ancora più tempesta ieri. «Quel video è un boomerang», si è spinta a dire. «Ha ridicolizz­ato i fatti, un’atipica strategia difensiva: si riduce in briciole un fatto in modo tale che sembri irrilevant­e. Ora mi aspetto un video in cui si dirà: beh, allora che sono venute a fare in Sardegna? È una strategia che tende a sostituire i ruoli processual­i: le ragazze diventano imputate». Per entrare nel merito delle accuse dice che «il fascicolo penale è ricco di documenti, foto, video, chat. I fatti da va

lutare saranno tanti».

Non sarà né un padre né la pubblica opinione a stabilire chi ha ragione. Certo, al di là del video di cui parla Grillo, l’indagine deve essere stata complessa se la procura di Tempio Pausania ha chiuso l’inchiesta dopo più di un anno. Un capo di imputazion­e che dice cose tipo: «costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno», «afferrata per la testa e costretta a bere mezza bottiglia di vodka», «costretta ad avere rapporti di gruppo» dagli indagati che hanno potuto contare sulle «sue condizioni di inferiorit­à fisica e psichica».

Erano quattro ragazzi e due ragazze, la notte fra il 15 e il 16 luglio del 2019. Ciro, il figlio di Grillo, ospitava tutti nella sua casa in Sardegna. Con lui gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, tutti sott’accusa per violenza sessuale di gruppo. Il 20 novembre 2020 la procura guidata da Gregorio Capasso ha chiuso le indagini e adesso si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.

Di tutte le tappe di quest’inchiesta il video di Grillo senior è stata senza dubbio la più rumorosa. «Lo porterò in procura come prova a carico», ha detto ieri mattina Giulia Bongiorno a L’aria che tira su La7. «È una prova che documenta una mentalità dell’eufemizzaz­ione, spesso usata dagli uomini per giustifica­rsi quando sono imputati. Si dice alle vittime: state attente».

«L’avvocato Bongiorno faccia quello che crede. Io avrei qualche perplessit­à, ma è inutile discuterne al di fuori dall’udienza...» è la replica affidata all’Adnkronos da Gennaro Velle, avvocato che con i colleghi Barbara e Romano Raimondo, assiste Francesco Corsiglia. «Io — insiste Velle — parlo di quello che accade nel processo, quello che accade fuori non mi interessa».

Una persona ha diritto di denunciare quando lo ritiene più opportuno e comunque entro i termini di legge. A Beppe sono umanamente vicina Chiara Appendino

È una storia piena di dolore con vittime giovanissi­me. Capisco la sofferenza di Beppe ma per una donna deve esserci sempre la possibilit­à di denunciare Virginia Raggi

 ??  ?? Ultimo nato
Ciro Grillo, 20 anni, figlio di Beppe Grillo e di Parvin Tadjik
Ultimo nato Ciro Grillo, 20 anni, figlio di Beppe Grillo e di Parvin Tadjik

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy