Milano, sale il pressing su Albertini
Attesa per l’esito della rilevazione di Ghisleri. Salvini insiste: l’ex sindaco è il candidato giusto
Il centrodestra ci crede: Gabriele Albertini può farcela. Non è dato conoscere, numero per numero, il sondaggio svolto da Alessandra Ghisleri sui possibili candidati sindaci di Milano. È destinato a Silvio Berlusconi ed è sulla sua scrivania: Matteo Salvini e Giorgia Meloni fanno sapere di non averne ancora avuto notizia. Ma non deve essere poi così male per il già sindaco tra il 1997 e il 2006. E infatti l’azzurra Licia Ronzulli, che certamente di queste cose sa, dice di sperare «che Albertini
scenda in campo per liberare la città da Beppe Sala». Insomma, il possibile distacco dal sindaco uscente non pare incolmabile.
Salvini, a dispetto di alcuni screzi risalenti a diversi anni fa, ne è convintissimo. Ieri mattina gli ha mandato un sms di incoraggiamento, e stasera lo dirà pubblicamente al Maurizio Costanzo Show registrato ieri: «Da milanese rimpiango Albertini e spero che accetti la candidatura a Milano. Come spero che a Roma accetti Guido Bertolaso.
Albertini ha cambiato Milano da così a così, Bertolaso è un uomo del fare». Il segretario leghista, però, butta la palla più avanti: «Decideremo a maggio».
E in effetti, l’incaglio è lì. Il grande freddo sceso tra Lega e FdI per la vicenda Copasir, anche se da tutti ufficialmente smentito («Che c’entra con la scelta dei nomi per le Amministrative?»), non ha portato, fino ad oggi, a quel tavolo chiesto pubblicamente da Meloni. Il confronto, quando sarà, non sarà affare da poco: c’è da concordare, oltre che Milano e Roma, le altre città grandi e piccole che andranno al voto in autunno. In ogni caso, di ieri è l’endorsement del governatore lombardo Attilio Fontana: «Di Albertini ho una grandissima stima personale. Ci parliamo spesso e sono convinto che potrebbe essere un ottimo sindaco per Milano». Albertini si attiene alla regola del silenzio che si è dato quando il suo nome è stato rilanciato da Salvini. Chi ha parlato con lui riferisce una battuta: «Sono il primo dei perdenti». Un riferimento all’indagine commissionata all’Ipsos da Gianfranco Librandi, di Italia viva, che vede un distacco tra gli 8 e i 16 punti percentuali a favore del sindaco uscente. E che consentirebbe ad Albertini una garbata via d’uscita rispetto a quella che resta comunque una richiesta impegnativa. Anche se chi gli ha parlato è convinto che il richiamo in servizio abbia riacceso l’adrenalina nell’ex sindaco.