Corriere della Sera

La balena grigia vicina a terra Magia nel golfo di Napoli

L’esemplare avvistato a più riprese L’esperta: vive nel Pacifico, raro qui

- di Fulvio Bufi (Giacomo Lembo)

Una balena grigia sta attraversa­ndo le acque del Mediterran­eo e da giorni viene avvistata tra la costa laziale e quella campana. Guardia costiera e studiosi della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli hanno cercato di indirizzar­la verso il mare aperto, ma il cetaceo appare disorienta­to, oltre che piuttosto magro.

È la prima volta che viene registrata la presenza di una balena grigia in acque italiane. E si tratta di un evento eccezional­e perché l’Eschrichti­us robustus (questo il nome scientific­o) è presente soltanto nell’Oceano Pacifico, mentre dall’Atlantico i cacciatori di balene ne provocaron­o l’estinzione tre secoli fa.

Ora gli studiosi si chiedono come abbia fatto quest’esemplare che appare lungo non più di 7 o 8 metri e quindi si presume sia molto giovane, ad arrivare fino alle coste italiane. «Se le stime sulle dimensioni sono esatte, dovremmo essere in presenza di una balena di circa sei mesi, al massimo sette, quindi probabilme­nte appena svezzata», spiega Maddalena Jahoda, biologa dell’Istituto Tethys e autrice del libro Balene salvateci (Mursia). «Potremmo anche spingerci a ipotizzare che sia nata nell’Atlantico, e sarebbe davvero una buona notizia perché significhe­rebbe che dopo tre secoli questo oceano ricomincia a colonizzar­si», aggiunge la biologa dell’Istituto Tethys, che sta seguendo questa vicenda sin dal primo avvistamen­to avvenuto al largo di Ponza. Seguito da quelli di fronte alla Costiera sorrentina, quindi davanti al litorale flegreo, dove il cetaceo ha anche rischiato di rimanere intrappola­to tra le reti degli allevament­i di mitili, e ieri infine nei pressi di Gaeta. Più volte l’esemplare è stato filmato, e molte imbarcazio­ni si sono avvicinate fino a toccarlo. Sulla pagina Facebook del Gruppo subacquei Fipsas di Napoli c’è il video dell’incontro avvenuto lunedì mattina nelle acque di Baia. Le immagini trasmetton­o l’emozione e l’entusiasmo dei presenti sul gommone, dove una ragazza si sporge e accarezza a lungo la balena. Si tratta di cetacei molto socievoli, ma in questo caso, dice la biologa Jahoda, «non bisogna avvicinars­i troppo se non si sa come farlo. Lo dico per tutelare l’esemplare, che è molto stressato e non so se qui saprà trovare il cibo per nutrirsi».

Ma se questa balena non fosse nata nell’Atlantico, come può aver fatto ad arrivare qui? «Se in realtà avesse più di un anno — spiega l’esperta — potrebbe essersi spinta oltre l’Artico, trovando la strada libera a causa dello scioglimen­to dei ghiacciai, e oltrepassa­ndo la zona dove in primavera la balena grigia migra dopo essere nata in inverno nel sud del Pacifico. Potrebbe essere così arrivata fino all’Atlantico e poi aver raggiunto lo stretto di Gibilterra e quindi il Mediterran­eo e le nostre coste».

Gli scienziati

Per i biologi è da poco svezzata: l’ipotesi che sia nata nell’Atlantico, dov’era estinta

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La balena grigia filmata nel Golfo di Napoli
A riva La balena grigia filmata nel Golfo di Napoli
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