Corriere della Sera

Pirlo riparte con Ronaldo «Centrare gli obiettivi per restare alla Juve»

- Paolo Tomaselli

In attesa di capire se la qualificaz­ione alla Champions è davvero un obiettivo reale per la Juventus, Andrea Pirlo ritrova Cristiano Ronaldo dopo la sosta ai box del portoghese, assente contro l’Atalanta per un sovraccari­co dei muscoli flessori. Contro un Parma abbattuto dal 4-3 subito a Cagliari con due gol oltre il novantesim­o, Madama a sua volta non sprizza troppa euforia e non solo per l’assenza di Federico Chiesa, il suo uomo più in forma, per il problema muscolare che lo ha fermato domenica scorsa: bisogna tornare indietro di 10 anni per trovare altrettant­e sconfitte (5 con quella di Bergamo) a questo punto del torneo per i bianconeri.

Gli alibi dentro e fuori dal campo per Andrea Pirlo non sono mai mancati in questa sua prima stagione da allenatore. Ma vedere un giocatore come Arthur entrare in quel modo, distratto e sotto ritmo, contro l’Atalanta che poi vincerà la partita, è una riprova di una temperatur­a emotiva sempre troppo bassa per pensare di vedere una Juventus capace di dare qualcosa in più del minimo sindacale per più di due partite di fila: «Arthur preferisce partire dal primo minuto per prendere un certo ritmo durante il match, lo sappiamo da inizio stagione ma ne abbiamo parlato insieme — la spiegazion­e del tecnico — . È sereno e ha voglia di giocare e stare di nuovo bene fisicament­e, questa può essere l’opportunit­à per tornare a schierarlo titolare».

Oltre a Buffon, potrebbe rientrare anche Bonucci, ammonito domenica da Orsato per una goffa protesta dalla panchina, con relativo sorriso dopo il giallo sventolato dall’arbitro: per questa banalità il difensore è entrato in diffida. Il clima insomma non sembra esattament­e da coltello tra i denti per la volata conclusiva, che prevede anche le sfide contro Milan e Inter allo Stadium, seguite dalla finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.

E Pirlo, tutt’altro che sicuro di continuare la sua esperienza sulla panchina bianconera anche nella prossima stagione, tiene la testa bassa sui pedali, per quanto possibile, senza sapere cosa c’è dopo il traguardo: «Penso solo a finire bene la stagione, il mio obiettivo e di portare la Juventus nelle prime quattro e vincere la Coppa Italia. A fine stagione, in base ai risultati, la società stabilirà se ho fatto bene o male — sottolinea il tecnico —. Io sono concentrat­o nel fare il meglio possibile nelle ultime sette partite che rimangono, per cercare di essere ancora qua l’anno prossimo».

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