Un Giro per ripartire E una vetrina per l’Italia 900 milioni di spettatori
Incontro con gli sponsor prima del via dell’edizione 104
«Organizzare il Giro d’Italia — uno spettacolo popolare che ha fatto parte della mia infanzia e di quella di milioni di italiani — è prima di tutto un grande onore». L’ha detto ieri Urbano Cairo durante un incontro con gli sponsor della corsa rosa, a poco più di due settimane dal via dell’edizione 104.
«Per i nostri sponsor — ha spiegato il presidente di Rcs Media Group — il Giro è una vetrina mondiale con una platea di 900 milioni di spettatori. Il fatto che Ungheria, Israele, Irlanda vogliano o abbiano voluto ospitarne la partenza è segno di quanto l’evento sia internazionale. Abbiamo partner storici come Mediolanum, che tra poco festeggerà il ventennale del suo abbinamento con la maglia azzurra del miglior scalatore, e altri completamente nuovi come Rana. Sponsorizzare o investire nel ciclismo significa puntare su valori estremamente positivi: lealtà, competizione e benessere. In un ambiente dove ci sono valori e competitività sana, le aziende sanno di poter avere ritorni molto importanti. E sarebbe importante che anche il governo sentisse il Giro come cosa sua: un’Italia così bella è un biglietto da visita che non si può non presentare a livello di stato».
Per Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, «il Giro che ci apprestiamo a vivere e raccontare può essere davvero l’emblema della ripartenza e della rinascita del nostro Paese. Abbiamo tutti una voglia incredibile di riprenderci le nostre vite e non c’è nulla di meglio del Giro per concretizzare questo desiderio».
Ieri nella seconda tappa del Tour of the Alps — sulle Alpi austriache — impresa di uno dei favoriti per la vittoria finale della corsa rosa, Simon Yates, che sulle ultime due salite ha staccato Sivakov e Dan Martin, anche loro attesi a Torino l’8 maggio. Affondato Nairo Quintana che aveva sferrato il primo attacco di giornata. Oggi (Rai Sport, ore 14) si torna in Italia e a salire da Imst a Naturno.
Prosegue nel frattempo la rincorsa al Giro di Vincenzo Nibali dopo la frattura del polso in seguito a un incidente in allenamento: il siciliano si è fatto costruire dal fisioterapista Fabrizio Borra (angelo custode di molti piloti di MotoGp e F1, tra cui l’ex ferrarista Fernando Alonso) un tutore in carbonio su misura per poter riprendere subito gli allenamenti. Oggi si corre anche la Freccia Vallone con arrivo in cima al muro di Huy ed ennesima sfida stagionale tra Roglic, Pogacar, Alaphilippe e Valverde.