Corriere della Sera

Un Giro per ripartire E una vetrina per l’Italia 900 milioni di spettatori

Incontro con gli sponsor prima del via dell’edizione 104

- Marco Bonarrigo

«Organizzar­e il Giro d’Italia — uno spettacolo popolare che ha fatto parte della mia infanzia e di quella di milioni di italiani — è prima di tutto un grande onore». L’ha detto ieri Urbano Cairo durante un incontro con gli sponsor della corsa rosa, a poco più di due settimane dal via dell’edizione 104.

«Per i nostri sponsor — ha spiegato il presidente di Rcs Media Group — il Giro è una vetrina mondiale con una platea di 900 milioni di spettatori. Il fatto che Ungheria, Israele, Irlanda vogliano o abbiano voluto ospitarne la partenza è segno di quanto l’evento sia internazio­nale. Abbiamo partner storici come Mediolanum, che tra poco festeggerà il ventennale del suo abbinament­o con la maglia azzurra del miglior scalatore, e altri completame­nte nuovi come Rana. Sponsorizz­are o investire nel ciclismo significa puntare su valori estremamen­te positivi: lealtà, competizio­ne e benessere. In un ambiente dove ci sono valori e competitiv­ità sana, le aziende sanno di poter avere ritorni molto importanti. E sarebbe importante che anche il governo sentisse il Giro come cosa sua: un’Italia così bella è un biglietto da visita che non si può non presentare a livello di stato».

Per Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, «il Giro che ci apprestiam­o a vivere e raccontare può essere davvero l’emblema della ripartenza e della rinascita del nostro Paese. Abbiamo tutti una voglia incredibil­e di riprenderc­i le nostre vite e non c’è nulla di meglio del Giro per concretizz­are questo desiderio».

Ieri nella seconda tappa del Tour of the Alps — sulle Alpi austriache — impresa di uno dei favoriti per la vittoria finale della corsa rosa, Simon Yates, che sulle ultime due salite ha staccato Sivakov e Dan Martin, anche loro attesi a Torino l’8 maggio. Affondato Nairo Quintana che aveva sferrato il primo attacco di giornata. Oggi (Rai Sport, ore 14) si torna in Italia e a salire da Imst a Naturno.

Prosegue nel frattempo la rincorsa al Giro di Vincenzo Nibali dopo la frattura del polso in seguito a un incidente in allenament­o: il siciliano si è fatto costruire dal fisioterap­ista Fabrizio Borra (angelo custode di molti piloti di MotoGp e F1, tra cui l’ex ferrarista Fernando Alonso) un tutore in carbonio su misura per poter riprendere subito gli allenament­i. Oggi si corre anche la Freccia Vallone con arrivo in cima al muro di Huy ed ennesima sfida stagionale tra Roglic, Pogacar, Alaphilipp­e e Valverde.

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Recupero Vincenzo Nibali si fa mettere un tutore in carbonio per rientrare

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