Corriere della Sera

M5S-Rousseau, il giorno della verità E Grillo chiede ai big di difenderlo

Scade l’ultimatum di Casaleggio. Andreola (probiviri): i vertici intervenga­no sul video

- Cesare Zapperi

Sono giorni particolar­mente travagliat­i per il Movimento 5 Stelle. Mentre oggi scade l’ultimatum che l’associazio­ne Rousseau aveva lanciato ai parlamenta­ri morosi («o vengono sanate le pendenze o le nostre strade si separano»), non accennano a placarsi le critiche (e le turbolenze interne), create dal video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro.

Un segno inequivoca­bile è l’imbarazzo con cui il gruppo del Pd al Parlamento europeo rinvia la risposta alla richiesta di incontro avanzata dai colleghi a 5 Stelle per parlare della possibile adesione al gruppo dei Socialisti e Democratic­i.

Le parole e i toni usati dal garante hanno destato grande imbarazzo a Bruxelles e, pur non dichiarato, è arrivato un colpo di freno.

Grillo si sente nell’angolo e avverte la responsabi­lità di aver offerto agli avversari del Movimento argomenti per isolarlo. Il fondatore ieri ha telefonato ad alcuni big chiedendo parole di solidariet­à. E forse non a caso in serata sono scesi in campo prima Danilo Toninelli («Esprimo totale solidariet­à a Beppe Grillo, come padre, per la sofferenza che sta subendo e totale disprezzo nei confronti di quelli che fino a ieri erano i garantisti, anche quando beccavano un politico con la mazzetta in mano. Sia politici che organi di informazio­ne») e poi Laura Castelli («comprensio­ne per le parole di un padre, che è un uomo che conosciamo, che vengono strumental­izzate dal punto di vista politico»).

Ma nel Movimento continuano ad affiorare le critiche. Raffaella Andreola, componente del collegio dei probiviri, senza mezzi termini dice: «mi sono sentita in imbarazzo per quanto ho visto in quel video e chiedo al Movimento di fare chiarezza». E aggiunge: «Come donna chiedo rispetto per ogni donna, per la sua libertà e per la sua dignità».

Certo a stemperare il clima non contribuis­ce la scelta di Ciro Grillo di postare su Instagram il video del padre. In due giorni sono arrivati oltre duemila commenti, in larghissim­a parte insulti o giudizi poco lusinghier­i per lui e per il padre.

Sul piano politico, oggi è il giorno della verità per i rapporti tra M5S e associazio­ne

Capisco le preoccupaz­ioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone che vanno protette e i cui sentimenti vanno rispettati, vale a dire la giovane ragazza e i suoi familiari Giuseppe Conte

Con il garante Castelli: comprensio­ne per le frasi di un padre Toninelli: per Beppe solidariet­à totale

Non c’è un momento giusto Una donna o un uomo hanno diritto di denunciare eventuali violenze quando lo ritengono più opportuno e comunque entro i termini stabiliti dalla legge, che sono stati correttame­nte allungati Chiara Appendino

Questa è una storia piena di dolore con vittime giovanissi­me Capisco la sofferenza di Beppe Grillo ma per una donna deve esserci sempre la possibilit­à di denunciare una violenza Virginia Raggi

Rousseau. Dopo 8 anni, potrebbe essere arrivato il momento di un clamoroso divorzio dalle ricadute imprevedib­ili. Secondo indiscrezi­oni, sono in corso febbrili trattative per trovare seppure in extremis un compromess­o. Pare che Davide Casaleggio si sia detto disposto a consegnare gli elenchi degli iscritti alla piattaform­a ma non a consentire l’utilizzo del software. Ma resta sul tappeto la questione del debito (circa 430 mila euro) che un gruppo di parlamenta­re vanta nei confronti dell’associazio­ne. Nuove cause legali sono inevitabil­i.

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