«Beppe doveva evitarlo Ma Bongiorno agisce da legale o da senatrice?»
Macina, sottosegratario alla Giustizia: fatto privato
Anna Macina, da avvocato e sottosegretario alla giustizia Cinquestelle, si sente in imbarazzo per il video di Grillo?
«Sono due giorni che dal Movimento vengono ribaditi alcuni punti fermi. La tutela dell’indipendenza della magistratura e la difesa delle donne dagli abusi. Per noi parlano i fatti: il codice rosso è stato fortemente voluto da noi. Il reato di Revenge porn prima non esisteva. E l’allungamento del termine per la denuncia da 6 a 12 mesi nemmeno».
Il grido di Grillo non va in direzione opposta?
«È l’urlo di dolore di un papà. Vi vedo molto il lato umano. Quasi nulla di politico».
Era opportuno?
«No, doveva essere evitato. Dispiace per quello che è successo ma riconduciamolo alla sfera privata e lasciamo fuori la politica».
Grillo parla di un video che prova l’innocenza del figlio. Voi dei Cinque Stelle ne avete parlato con lui? L’avete visto?
«Io non l’ho visto e non gli ho parlato. Conte dice di aver avuto una conversazione con Grillo. Credo si sia svolta sul piano umano. Ma mi chiedo: il video non l’avrà visto Salvini?»
Salvini?
«In tv ha riferito di averne parlato con Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocato della ragazza. E ha detto di aver saputo altri dettagli. Non è che questo video che non doveva vedere nessuno, lui l’ha visto? Sarebbe grave».
Cosa?
«Che si utilizzi per fini politici una vicenda in cui non si capisce se Bongiorno parla da difensore (che ha quel video), o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore. Mi ha gelato sentirla dire che porterà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intendere che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco».
Grillo è accusato di essere giustizialista con altri e garantista con il figlio?
«Lo sfogo di un padre va compreso a livello umano. Ma la morale a noi, anche no»
Perché? Vi sentite al di sopra di ogni sospetto?
«L’M5S ha fatto dell’etica in politica un tema basilare. Forse alzando i toni. Ma la predica da Salvini, che non ha esitato a dare giudizi non solidali, poi sconfessati dalle indagini, in occasione delle turiste Usa violentate a Firenze, no».
Lega e M5S sono alleati. Può proseguire il governo?
«A minarlo non sarà questo episodio. Forse bisognerebbe che smettesse di fare opposizione dalla maggioranza».
Sempre Salvini?
«Se uno dice: “Non voto se fate questo, bisogna riaprire, si chiuda più tardi”, recita due parti in commedia».
Conte ha scaricato Grillo per fondare un M5S più vicino al Pd?
«No. Il Movimento non rinuncerà mai ai suoi valori fondanti. L’Italia per vent’anni ha sentito negare sentenze passate in giudicato e visto pregiudicati in Parlamento. Abbiamo dovuto alzare la voce. Ma non abbiamo mai dato giudizi di condanna anticipata, come fanno in queste ore garantisti di allora».
L’inchiesta su Grillo jr ha accelerato perché Bonafede non è più ministro?
«Non c’entra nulla. La presunzione di innocenza e l’indipendenza della magistratura, vengono dimenticate e ricordate a fasi alterne da chi ha straparlato in queste ore».
A chi si riferisce?
«Renzi che sosteneva si fosse indagato su suo padre perché suo genitore e il video di Boschi che piange perché il padre è indagato, non lo ricordo solo io. Dicono di non farne una questione politica ma non ci crede nessuno. Il problema è un altro».
Quale?
«Da donna mi chiedo se alla causa delle ragazze abusate sia utile questa strumentazione. La loro difesa non andrebbe mai inquinata, né piegata ad un uso politico. Mi auguro che per loro rispetto si smetta».
Salvini ha fatto riferimento ad alcuni dettagli della vicenda Ma non capisco a che titolo li conosca