Corriere della Sera

La mossa dell’Europa per salvare il pianeta

L’accordo sul taglio delle emissioni di gas

- di Francesca Basso S.Gandolfi, Vigna

L’Unione europea raggiunge, proprio alla vigilia della Giornata mondiale della Terra, l’accordo sulle emissioni di gas a effetto serra. Un impegno che sarà seguito dagli Usa.

L’accordo è arrivato alla vigilia della Giornata mondiale della Terra, in tempo per il vertice virtuale di 48 ore organizzat­o dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a cui parteciper­anno 40 capi di Stato e di governo tra cui il presidente cinese Xi Jinping (presenza non scontata) e il premier Mario Draghi. Interverrà anche papa Francesco. Biden aprirà il summit chiedendo ai leader di dichiarare i nuovi obiettivi per mantenere il riscaldame­nto globale entro 1,5 gradi. L’Unione europea si presenta con il taglio delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, tappa fondamenta­le per raggiunger­e la neutralità climatica nel 2050.

L’Unione è stata la prima al mondo a darsi questo obiettivo già nel 2019 e la legge sul Clima, risultato dell’accordo tra Consiglio e Parlamento Ue dopo una maratona negoziale di oltre 15 ore, «è una tappa storica per l’Unione», come l’ha definita Frans Timmermans, vicepresid­ente della Commission­e Ue responsabi­le per il Green Deal. Ma soprattutt­o, come ha sottolinea­to la presidente Ursula von der Leyen, trasforma un impegno politico in «un impegno giuridico». Bruxelles brucia sul tempo Washington, che farà oggi l’annuncio del nuovo obiettivo degli Stati Uniti — insieme alla Cina sono responsabi­li del 42% delle di emissioni globali contro il 9% dell’Ue —nella lotta al cambiament­o climatico, marcando ancora una volta l’inversione di rotta rispetto all’amministra­zione Trump, già intrapresa con il rientro negli accordi di Parigi il 19 febbraio scorso (atto firmato da Biden nel giorno del suo insediamen­to il 20 gennaio). Gli Usa punteranno a ridurre almeno del 50% le emissioni entro il 2030 rispetto al 2005. Barack Obama si era impegnato per un taglio tra il 26 e il 28%, sempre rispetto ai livelli del 2005. Ue e Stati Uniti prendono due punti di riferiment­o diversi, rispettiva­mente il 1990 e il 2005 ma per entrambi si tratta di due momenti in cui le emissioni di gas a effetto serra hanno rappresent­ato il culmine o quasi (per gli Usa è stato nel 2007).

Ieri la Commission­e Ue ha anche presentato i criteri per individuar­e quando un’attività economica dà un contributo sostanzial­e alla mitigazion­e e all’adattament­o ai cambiament­i climatici e quando le attività sono tali da non produrre «nessun danno significat­ivo» agli altri obiettivi ambientali indicati nella tassonomia verde: il regolament­o che stabilisce i criteri per determinar­e se un’attività economica possa considerar­si ecososteni­bile e possa ricevere investimen­ti green e che di fatto rappresent­eranno uno standard globale. Su queste definizion­i si gioca la trasformaz­ione, ma anche la sopravvive­nza, di interi settori industrial­i. Per raggiunger­e gli obiettivi verdi al 2030 che la Ue si è prefissata serviranno 350 miliardi di investimen­ti in più all’anno nel prossimo decennio.

La Commission­e ha deciso di rinviare a giugno, in un atto delegato complement­are, le decisioni su gas e nucleare, fonti energetich­e sulle quali è in atto uno scontro, perché non tutti i Paesi le consideran­o indispensa­bili per la transizion­e verde (secondo l’ultimo rapporto dell’Aie le emissioni globali di CO2 legate all’energia aumenteran­no di 1,5 miliardi di tonnellate nel 2021). Legge sul clima e tassonomia verde non hanno sod

disfatto gli ambientali­sti né il gruppo dei Verdi, che lamentano poca ambizione. Ma per il presidente della commission­e Ambiente del Parlamento Ue, Pascal Canfin (Renew Europe), l’Unione «ridurrà le emissioni di quasi il 57% rispetto al 1990. L’Ue farà 2,5 volte di più in 9 anni di quanto abbiamo fatto negli ultimi 10 anni».

Il prossimo appuntamen­to è la Conferenza sul cambiament­o climatico (Cop26) di Glasgow in novembre.

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Un leone marino della California nuota verso una mascherina, lo scatto che ha vinto il World press foto categoria Environmen­t
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