Il Milan sconfitto e l’Inter sale a +10 Vince la Juventus
La capolista Perisic rimedia al gol di Farias, aiutato da un altro errore di Handanovic Soffre con lo Spezia, ma può sorridere Lo scudetto è lì, pochi passi ancora Conte Superlega? Lo sport è un fatto di merito, ma anche l’Uefa deve rivedere quel che fa
Avanti piano e con una punta di amaro. Il secondo pareggio consecutivo, dopo undici vittorie di fila, avvicina l’Inter al traguardo ma allunga i tempi. La sconfitta del Milan dava alla capolista una piccola ma ghiotta possibilità di festeggiare lo scudetto nella prossima giornata, lunedì dopo Lazio-Milan. E invece bisognerà aspettare almeno il primo maggio a Crotone. Ma ormai il dubbio è solo sul «quando» e non sul «se». I contiani hanno capito che non c’è storia e non ci sono rivali. Il Milan è lontano 10 punti e allo scudetto dei nerazzurri ne mancano 8, che diventerebbero 9 se oggi l’Atalanta dovesse vincere in casa della Roma.
Così il pari in rimonta in casa dello Spezia non fa male. L’Inter pareggia alla fine del primo tempo con Perisic la rete di Farias e nel secondo tempo tenta il sorpasso senza però dannarsi più di tanto. Lukaku e Lautaro segnano nel finale, ma sono entrambi in fuorigioco e prima non trovano l’acuto. La sensazione è che, lanciato lo sprint, la regina abbia perso un po’ di determinazione. L’Inter gestisce, un po’ compassata e non sembra aver fretta di chiudere la pratica. E poi il campionato italiano non è mai scontato, alla faccia della ormai morta Superlega, e in provincia capita spesso di rischiare lo scivolone doloroso.
Lo Spezia è organizzato, corto, logico e determinato, fa girare il pallone veloce e cerca l’ampiezza. L’Inter, forse distratta da questi giorni rocamboleschi o magari dalla sconfitta del Milan con il Sassuolo, ha un approccio morbido: ritmo lento e poca incisività. Soprattutto sul gol della squadra di Italiano. L’errore di Handanovic, il secondo di fila dopo Napoli, è evidente: il capitano si fa passare il pallone sotto la pancia. Ma neppure Hakimi e Barella brillano per reattività.
A metà primo tempo l’Inter comincia a carburare, facendo valere la fisicità. Lukaku è il regista avanzato, Hakimi gode di straordinaria libertà e proprio dai piedi del marocchino
Italiano
Se gli altri pensano alla Superlega noi pensiamo a una super salvezza
nascono le azioni migliori e il cross che Perisic trasforma nel pareggio.
Sull’1-1 l’Inter prende in mano la partita e non la molla più. Ma non ha la ferocia dei giorni belli. Il raddoppio lo cerca, ma non lo trova. Lo Spezia va in affanno, ma non si smarrisce anche se non riesce più a ripartire. L’Inter, invece, spreca. A inizio ripresa Provedel si salva, con l’aiuto del palo, sul tiro secco di Lautaro e poi Lukaku non sfrutta un regalone di Ismajli anche perché il portiere è miracoloso due volte sul belga. Conte, che non ama i calcoli e ha fretta di chiudere la pratica, ci prova con Perisic e Young. Ma il pari resta. E fa comodo allo Spezia nella notte in cui il Cagliari vince e tutte le dirette concorrenti per la salvezza fanno punti.