Corriere della Sera

La Juve batte l’Inter e spera nella Champions

Battere il Bologna non garantisce un posto tra le prime quattro Supera l’Inter tra errori arbitrali e polemiche, ma il suo futuro resta in bilico

- di G.De Carolis, Nerozzi e Tomaselli

Per gli amanti del revival, la Juventus batte l’Inter con lo stesso risultato dell’aprile 2018, quando il giorno dopo si giocò Fiorentina-Napoli: fu il famoso «scudetto perso in albergo» da Sarri, allora sulla panchina degli azzurri. Oggi il Napoli va in scena proprio a Firenze, ma è ancora padrone del proprio destino, così come il Milan, entrambe in vantaggio rispetto alla Juve in caso di arrivo in parità: se le avversarie dirette vinceranno, Madama sarà quindi appesa alla radiolina nelle sfide dell’ultima giornata che andranno in scena in contempora­nea, Bologna-Juve,

Atalanta-Milan e NapoliVero­na. Anche questo a suo modo è un ritorno all’antico, per chi sogna(va) la Superlega e rischia invece di ripartire dall’Europa League.

La Juve tramortita appena una settimana fa dal Milan, è comunque ancora in piedi grazie a due vittorie consecutiv­e. Dopo quella in contropied­e sul Sassuolo, arriva quella di rigore sull’Inter, con il secondo tempo giocato quasi interament­e in 10, per l’espulsione di Bentancur. Arbitraggi approssima­tivi come quello di Calvarese aggiungono nervosismo e veleni a un finale di campionato già condiziona­to dalle differenti motivazion­i delle squadre. Non che l’Inter si tiri indietro, anzi nella ripresa gioca quasi solo nella metà campo juventina. Però tre gol in campionato la squadra di Conte li aveva subiti solo a settembre e lo stesso grande ex si danna fino a un certo punto a bordo campo.

Del resto a volte basta la Juventus a mettere in difficoltà se stessa: Pirlo ripropone Kulusevski trequartis­ta operaio a controllar­e Brozovic, anche se Ronaldo non è quello di qualche mese fa e fatica a reggere l’attacco. Chiesa non ha ancora i giri del motore giusti, ma da una sua sponda di testa per Kulusevski, che si fa deviare il tiro da Skriniar, nasce il primo pericolo serio.

Il gol juventino arriva su rigore — con Ronaldo che sbaglia ma fa il gol numero 101 sulla respinta di Handanovic — per la trattenuta di Darmian su Chiellini, rivista alla Var. Il pareggio di Lukaku arriva con un altro tele-penalty, anche se il pestone di De Ligt

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