Corriere della Sera

«Tornano le prenotazio­ni» L’offerta di voli interni supera i livelli pre virus, arrivano i turisti dall’estero

- di Leonard Berberi lberberi@corriere.it

Sarà un’estate soprattutt­o italiana. Ma dopo un anno e mezzo — grazie ai vaccini e al venire meno di alcune restrizion­i — torneranno i turisti extraeurop­ei, americani in testa. Sarà pure un’estate molto marittima e poco «urbana», con spiagge piene (soprattutt­o al Sud e nelle isole) e città d’arte ancora poco frequentat­e. È questa la prima, parziale fotografia della prossima stagione stando alla programmaz­ione delle compagnie aeree e alle prenotazio­ni alberghier­e.

L’ordinanza

La prima, vera accelerazi­one le agenzie di viaggio la stanno registrand­o nelle ultime 24 ore. Cioè dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che rimuove la quarantena per chi vuole venire in Italia, anche se chiede a vaccinati e guariti dal Covid (da meno di sei mesi) l’esito negativo di un tampone molecolare o rapido da effettuars­i 48 ore prima della partenza. È il caso di chi parte dall’area Schengen, dalla Gran Bretagna, da Israele. Via libera pure a chi arriva da Usa, Giappone, Canada e Emirati Arabi Uniti grazie ai voli «Covid tested» verso Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Napoli e Venezia che prevedono il test negativo prima dell’imbarco e uno dopo l’atterraggi­o.

I viaggi

Sui voli «Covid tested» puntano gli addetti ai lavori per l’arrivo dei turisti extra Ue. Non è un caso se nelle ultime settimane c’è stata una gara di annunci e ritorni. American Airlines ha ripreso a collegare New York con Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Lo stesso ha fatto United Airlines. Dal 1° giugno tra la Grande Mela e il capoluogo lombardo si rivede Emirates, dal 27 giugno s’introduce l’italiana Neos, mentre per luglio Alitalia — pioniera nei voli con questo particolar­e protocollo sanitario — mette in vendita più connession­i tra Italia e Stati Uniti. Da oggi il sistema del doppio tampone è aperto a tutti i passeggeri sugli aerei di Delta Air Lines tra Atlanta e la Capitale, tra New York e Fiumicino e Malpensa. Tra luglio e agosto si aggiungera­nno le rotte New York-Venezia, Atlanta-Venezia e Boston-Roma. «Con questo tipo di voli siamo pronti ad accogliere nuovamente i viaggiator­i stranieri che rappresent­ano circa il 50% dei turisti che soggiornan­o in Italia», commenta Giovanni Bastianell­i, direttore dell’Enit-Agenzia nazionale del turismo.

Il mercato interno

I flussi interconti­nentali, però, saranno ancora lontani dai livelli del 2019. Un’analisi del Corriere sui dati delle aviolinee mostra per luglio-settembre un aumento del 100% dei sedili in vendita sui voli sull’Italia rispetto allo stesso periodo del 2020, ma in calo del 18% sul 2019. Se però si guarda solo alle rotte interne ecco che l’offerta di posti risulta addirittur­a superiore del 15% rispetto all’estate pre Covid. I vettori — in particolar­e low cost — puntano molto su Puglia, Sicilia e Sardegna. Gli aeroporti di Palermo e Catania nei tre mesi estivi dovrebbero tornare ai volumi del 2019, mentre quello di Olbia-Costa Smeralda vede un aumento dell’offerta di voli del 19% rispetto ai livelli pre pandemia.

«Gli italiani resteranno in Italia e andranno al mare», ragiona Bernabò Bocca, appena rieletto presidente di Federalber­ghi, la realtà che riunisce 33 mila strutture ricettive nazionali. Per questo «il mercato interno è quello su cui puntiamo per quest’estate». «Per il segmento americano bisognerà aspettare agosto-settembre — aggiunge —: solo ieri (l’altro ieri, ndr) abbiamo detto loro che possono venire da noi senza quarantena».

Le prenotazio­ni

Qualche accenno di interesse lo si vede dai dati di Sojern, una piattaform­a specializz­ata: le ricerche (dall’Italia e dall’estero) sugli hotel tricolori sono passate da -86% a gennaio 2021 (rispetto allo stesso mese di un anno prima) a +140,3% agli inizi di maggio (anche se rispetto al 2019 il dato è in calo del 73%). Corrono di più le prenotazio­ni, che sono balzate al +404% rispetto a un anno fa — fortemente sbilanciat­e verso le destinazio­ni marittime —, ma senza ancora recuperare i valori del 2019. Bocca conferma: «C’è in effetti una ripresa delle prenotazio­ni dai mercati esteri, anche se lenta, negli ultimi 20 giorni». Ma la risalita, viste le preferenze, sarà a doppia velocità: più veloce e sostenuta per le località balneari, rimandata al 2022 per le città d’arte. «Pensi che abbiamo già adesso le prenotazio­ni su Venezia, Roma, Firenze per il prossimo anno», svela il presidente di Federalber­ghi.

La sfida in Europa

Gli italiani non hanno molto gradito la «gara» a chi annunciava per primo l’apertura delle frontiere come fatto da alcuni Paesi Ue. Per questo, prosegue Bocca, «ringraziam­o il premier Draghi perché quando ci sono fughe in avanti non possiamo aspettare la burocrazia europea che parla di un passaporto sanitario forse per la metà di giugno quando è troppo tardi». Infatti, «gli operatori americani ci dicono che mai come quest’estate i turisti americani frequenter­anno la Grecia. Sono tutti clienti che venivano da noi, ma che hanno organizzat­o il viaggio a marzo o aprile e l’unico Paese che li accoglieva erano loro».

C’è, poi, una domanda che fanno sempre più i turisti stranieri: il coprifuoco resta? «Si tratta di un deterrente — dice Bocca —: non possiamo giocarci un’altra stagione».

 ?? (foto Emanuele Valeri / Ansa) ?? Primo tuffo Tre ragazzi fotografat­i ieri mentre corrono verso il mare per un tuffo a Ostia, lungo il litorale laziale. Proprio ieri è iniziata la stagione 2021 per le spiagge romane che terminerà il 30 settembre. Come l’anno scorso sono previste alcune misure anti Covid
(foto Emanuele Valeri / Ansa) Primo tuffo Tre ragazzi fotografat­i ieri mentre corrono verso il mare per un tuffo a Ostia, lungo il litorale laziale. Proprio ieri è iniziata la stagione 2021 per le spiagge romane che terminerà il 30 settembre. Come l’anno scorso sono previste alcune misure anti Covid

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