Corriere della Sera

«Per l’asse con il M5S serve tempo Recovery, il Pd indicherà l’agenda»

Serracchia­ni: poche candidate? Prima una classe dirigente femminile

- di Maria Teresa Meli

ROMA Onorevole Debora Serracchia­ni, il Pd non ha nemmeno una donna candidata sindaco.

«Le candidatur­e non si costruisco­no in laboratori­o. Prima di tutto bisogna tener conto delle condizioni per vincere. Ogni città ha la sua storia, le sue dinamiche politiche, i suoi protagonis­ti e il fatto che non ci siano candidate è sicurament­e un problema ma è lo specchio di una situazione di cui non ci accorgiamo oggi. Piuttosto dobbiamo impegnarci tutti a far crescere una classe dirigente femminile».

Il M5S si è sfilato dall’alleanza in molte città.

«Bisogna dare tempo alle cose di maturare. Quella con i 5 Stelle è un’esperienza giovane, nata con il secondo governo Conte, e noi non possiamo far calare un’alleanza dall’alto, nei territori in cui le situazioni sono molto diverse, dove per cinque anni siamo stati su scranni opposti. Questo però non impedisce il fatto che sia importante continuare a ragionare su un’alleanza di centrosini­stra e il dialogo con i 5 Stelle è un pezzo di questo percorso».

Quindi lei non pensa, come altri suoi colleghi del Pd, che i 5 Stelle siano inaffidabi­li?

«L’alleanza con i 5 Stelle non è un atto di fede ma una scelta politica su cui stiamo lavorando. Noi abbiamo deciso di fare un percorso con i 5 Stelle, questo percorso è facilitato dal fatto che ci troviamo nella stessa maggioranz­a in Parlamento. Il fatto che in alcune città non si sia riusciti a fare le alleanze non aiuta ma non significa che questo percorso sia fallito».

Quanto vi imbarazza governare con la Lega?

«Più che altro bisogna capire con quale Lega. Nel senso che c’è un alleato di governo con cui si lavora e c’è un alleato di lotta che sta fuori dall’esecutivo. Leggo che con enfasi Salvini annuncia che da domani lavorerà sulle riaperture. Forse si è dimenticat­o che domani si riunisce la cabina di regia di cui fanno parte tutte le forze della maggioranz­a di governo e sarà quella a stabilire le riaperture. Questo affannarsi a intestarsi ogni giorno una bandierina una volta sul coprifuoco, un’altra sulle riaperture, mi sembra non solo inutile ma anche inopportun­o, soprattutt­o adesso che questa maggioranz­a deve trovare ragioni in più per stare insieme. Prima i motivi erano la chiusura del Pnrr e il piano per i vaccini, il Pnrr è stato consegnato, la campagna vaccinale sta andando finalmente bene, dobbiamo trovare le condizioni perché questa maggioranz­a continui a lavorare».

Salvini dice che questo governo non farà le riforme...

«Quando si è insediato al governo, Draghi lo ha fatto ricordando il dovere delle riforme e lo stesso Recovery le prevede quale condizione per avere le risorse. Mi domando: a quale governo Salvini ha dato la fiducia? Le riforme sono una necessità assoluta per il Paese e un volano economico straordina­rio. Se Salvini ha cambiato idea perché è preoccupat­o per i sondaggi lasci a chi le riforme le vuole fare, a partire da quelle della giustizia e del fisco».

Il Pd vorrebbe dettare l’agenda al governo?

«Noi abbiamo accompagna­to la formazione del Pnrr appoggiand­o il governo Draghi

e fornendo a quel piano molte delle nostre proposte, penso ad esempio all’occupazion­e femminile e giovanile. Adesso dobbiamo passare alla fase 2. Il che significa dare un’anima al Pnrr. Il Pd quindi vuole indicare l’agenda su cui bisognerà lavorare. Rivendichi­amo l’assegno unico per i figli e abbiamo idee precise sulla giustizia».

A molti dem il maggiorita­rio caldeggiat­o da Letta

Gli accordi locali

non piace.

«È chiaro che il Pd ha una vocazione espansiva e uno spirito maggiorita­rio, non possiamo però non tener conto delle condizioni in cui oggi facciamo politica. Quindi le istanze che vengono anche dal Pd di una legge elettorale di stampo proporzion­ale sono serie e saranno oggetto di dibattito all’interno del partito. La legge elettorale deve essere lo strumento migliore per costruire il nuovo centrosini­stra».

Non possiamo far calare il patto con i 5 Stelle su territori dove per anni siamo stati avversari

 ??  ?? Dem Debora Serracchia­ni, 50 anni, ex governatri­ce friulana, è la capogruppo del Partito democratic­o alla Camera
Dem Debora Serracchia­ni, 50 anni, ex governatri­ce friulana, è la capogruppo del Partito democratic­o alla Camera

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