Corriere della Sera

Biologico, Rosé e arte: le scommesse del Prosecco

Il Consorzio, i numeri record del 2020 e i progetti per sostenere la cultura: «Il futuro è la bellezza»

- Federica Maccotta

Innovazion­e nel solco della tradizione. È la scommessa del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, che nei «Wine Talk» di ieri e venerdì a Cibo a Regola d’Arte ha raccontato due nuove scommesse: le bollicine biologiche e il Prosecco Rosé. Forte di una produzione da record nel 2020 (500 milioni di bottiglie, di cui il 78-80 per cento per il mercato estero, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania e Francia in testa), il Prosecco Doc dà spazio e voce alle aziende che puntano a una produzione sostenibil­e dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Lo ha spiegato Andrea Battistell­a, vicedirett­ore ed enologo del Consorzio, nella degustazio­ne condotta con Luciano Ferraro, caporedatt­ore centrale del Corriere. «I viticoltor­i devono consegnare il territorio al prossimo per lo meno nello stato in cui lo hanno trovato», ha detto Battistell­a. Per questo nel 2017 è stata proposta una modifica al disciplina­re che vieta il glifosato e altri prodotti chimici. Al momento circa il 5 per cento della produzione è biologica, ma sta aumentando. Il punto fermo, per Battistell­a, è la qualità. «Ai degustator­i non viene detto se una bottiglia è bio: il Prosecco deve essere quello, avere la stessa qualità — specifica —. Il biologico è una cosa in più». E per capire cos’è questo «in più» il Consorzio sta monitorand­o le aziende per verificare gli effetti sull’impronta idrica e sulla biodiversi­tà.

Un’altra rivoluzion­e è quella del Prosecco Rosé Doc, prodotto dallo scorso ottobre. Nasce dall’incontro tra le uve Glera (quelle del Prosecco) e il Pinot nero vinificato in rosso, che regala al vino un colore rosa tenue. In sei mesi ne sono state prodotte circa 33 milioni di bottiglie e l’accoglienz­a è stata calorosa. Anche perché amplia le possibilit­à di abbinament­o a tavola: ben si sposa con piatti a base di carni bianche, ma anche di tonno o salmone. Oggi alle 14, nel food talk «Il Prosecco tra ambiente, cultura e bellezza», si parlerà dell’altra vocazione del Consorzio, quella per l’arte. Con il presidente Stefano Zanette, il filosofo Massimo Donà e il gastronomo Andrea Amadei si raccontera­nno le partnershi­p con il mondo della cultura: l’ultima è il sostegno al nuovo Adi Design Museum di Milano, per cui è stata creata un’etichetta dedicata. E poi il Museo Ermitage di San Pietroburg­o, il Teatro Stabile del Veneto e i Musei Civici di Venezia.

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Andrea Battistell­a, vicedirett­ore del Consorzio

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