Corriere della Sera

Rimbalzo dei consumi, ma il recupero è lontano

L’ufficio studi Confcommer­cio: nel confronto con il 2019 il calo è ancora del 23%

- Claudia Voltattorn­i

Da un lato, torna positivo il Pil con un + 3,7% nel mese di maggio rispetto ad aprile (+ 10,7% rispetto al maggio 2020) ma dall’altro, «la crescita è ancora più un auspicio che una realtà». Invita alla prudenza il rapporto di Confcommer­cio sulla Congiuntur­a di maggio. Perché, dice il direttore dell’Ufficio Studi dell’Associazio­ne dei commercian­ti, Mariano Bella, «il terreno da recuperare è molto e solo a partire da giugno, se confermate le tendenze in atto e le correlate riaperture, la ripresa potrà assumere intensità soddisface­nte». Ma i numeri fanno ben sperare in un rimbalzo che sembra sempre più vicino.

I consumi ad esempio. L’indicatore di Confcommer­cio segnala una forte crescita per il secondo mese consecutiv­o con una variazione annua di +45% sul 2020. Ma se si guardano i consumi dello stesso periodo del 2019 il segno è ancora negativo: -23%. Si legge nel report: «Si tratta, nella realtà, di incrementi in volume minimi rispetto a un livello di attività che da marzo 2020 è stato praticamen­te nullo». I crolli infatti, se si considera l’aprile 2019, arrivano a toccare anche il 70%. Il settore dei servizi, con il turismo e tutta la filiera ricreativa, è tra i più colpiti e dove, avverte Confcommer­cio, «si concentran­o i rischi di chiusure di attività se non verrà data al più presto la possibilit­à di operare in modo meno restrittiv­o, oltre che a intervenir­e con adeguati sostegni».

Segni ancora negativi anche per abbigliame­nto e calzature: le riaperture hanno solo attenuato le perdite del 2020 e rispetto al 2019 la domanda è ancora dimezzata e, sottolinea ancora l’associazio­ne, «pesano» le chiusure nei weekend dei centri commercial­i. «Ancora oggi — osserva Bella — molte attività dei servizi operano a ritmi estremamen­te contenuti». Per quanto riguarda i prezzi, si stima il

Domanda dimezzata nei punti vendita legati ad abbigliame­nto e calzature

rialzo dello 0,1% a maggio rispetto ad aprile e dell’1,4% su base annua confermand­o la tendenza alla ripresa dell’inflazione, con gli energetici a guidare la spinta verso l’alto.

D’altra parte, la stima del balzo del Pil in maggio a +3,7%, non può che far sperare. E lo dimostra l’indice di fiducia di consumator­i e imprese cresciuto nel mese di aprile da 100,9 a 102,3 e da 94,2 a 97,3. «Il progredire della campagna vaccinale — continua Bella — associata ai segnali di contenimen­to dell’epidemia, sta per aprire l’attesa fase di ritorno alla pienezza della vita sociale e produttiva. Senza paura, ma con prudenza».

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Online aggiorname­nti sulle misure del governo per fare fronte all’emergenza creata dalla pandemia Su corriere.it

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