Renault, De Meo accelera sulla mobilità sostenibile E prepara la «nuova R5»
Sette modelli 100% elettrici al 2025. « Nissan? Alleanza solida»
Il ceo del gruppo Renault Luca de Meo alla presentazione del suo piano industriale (battezzato «Renaulution»), lo scorso gennaio, aveva promesso un’ accelerazione sulla «creazione del valore», consapevole del fatto che per la Francia questo valore corrisponde a 8 miliardi di Pil all’anno. Il manager italiano ha riorganizzato così la società su quattro marchi – Renault, Dacia, Alpine e Mobilize, dedicato ai servizi di mobilità – tutti volti a una maggiore elettrificazione e avviato gli investimenti in Europa e sui mercati internazionali dove sono sparsi i 2/3 dei dipendenti.
Renault, il brand chiave, oltre alla produzione di vetture di segmento B, passerà a quelle più grandi, della fascia C, con maggiori margin e pronte alla transizione verde, sfoltendo la proposta di auto non più competitive. Entro il 2025 usciranno 25 modelli, di cui sette elettrici al 100%, tra cui la nuova Twizzy, una due posti urbana, la Megane, prima di un’intera famiglia di veicoli, basata sulla piattaforma Cmfev, in comune con l’alleato giapponese Nissan, commercializzata all’inizio del 2022 e un suv condiviso con la prossima Nissan Ariya.
La Zoe potrebbe trasformarsi nella nuova R5, il modello storico prodotto dal 1972 al 1984, perché «l’anima di un produttore è nelle sue radici», dice de Meo. Modelli che avranno un nuovo logo, emblema della trasformazione, ha spiegato il direttore del design, Gilles Vidal. Intanto sono già state lanciate Arkana e Captur in versione e-tech hybrid. Quanto ai costi, la previsione è di risparmiare 2,5 miliardi entro il ‘23 e 3 miliardi entro il ‘25.
La situazione debitoria del gruppo è ancora significativa (8 miliardi nel 2020) ma le contromisure sono già in atto. Renault ha appena messo in vendita la fonderia in Bretagna e ha riposizionato lo stabilimento di Flins, in Francia, dove vengono attualmente costruite la Renault Zoe( elettrica) e la Nissan Micra, per renderlo il primo centro europeo ad economia circolare dedicato alla mobilità sostenibile. La pandemia non ha favorito gli acquisti di auto e la penuria di semiconduttori sta penalizzando tutti i produttori ma come sottolinea de Meo «le partite durano 90 minuti, la nostra alleanza con Nissan è solida» e i primi risultati si vedranno tra il 2023 e il 2025.