Corriere della Sera

Fonseca chiude in bellezza Lazio, addio al sogno Champions

- Luca Valdiserri

La Roma e Paulo Fonseca dovevano qualcosa ai tifosi gialloross­i che, dopo una stagione con molte più ombre che luci, avevano lo stesso comprato 46.000 biglietti virtuali (a 2 euro, incasso per un’iniziativa antirazzis­ta) per stare vicino alla loro squadra anche stando lontani. Tutta la squadra, a fine partita, è andata sotto la curva Sud vestendo la t-shirt («Mai sola») che era stata data ai tifosi insieme al tagliando virtuale. Quanto ai razzisti che nella notte avevano appeso uno striscione antisemita e contro Mourinho («Yesterday Spurs, today AS Roma, tomorrow Maccabi) speriamo che solo per loro gli stadi rimangano sempre a porte chiuse.

Il 2-0 alla Lazio, che dice addio anche all’ultima illusione di Champions, ha rotto il tabù degli scontri diretti e avvicinato i gialloross­i all’Europa di scorta della Conference League. Fonseca andrà via avendo vinto il primo scontro diretto su 12 in questa stagione e con la soddisfazi­one di aver conquistat­o il suo primo derby su quattro disputati (una vittoria, due pareggi, una sconfitta). Lascia a Mourinho una squadra sicurament­e da migliorare ma che può avere un futuro, come dimostra Darboe, gambiano classe 2001, arrivato in Italia dalla Libia su un barcone e con una storia che sembra un romanzo. Chi ha passato certe esperienze non può aver paura neppure della partita più delicata.

La differenza nel primo tempo la fanno i dettagli, ma nel secondo non c’è proprio partita. Due dormite in difesa portano a esiti diversi. Ibanez si fa scippare da Milinkovic-Savic ma Fuzato è bravissimo a stoppare il tiro di Luis Alberto che sembrava già gol (26’). Acerbi si fa nettamente sorprender­e da Dzeko quasi sulla linea di fondo (42’) e il bosniaco serve un assist perfetto per Mkhitaryan che mette in porta il suo gol n. 12 in campionato.

La Lazio, tenuta insieme nel primo tempo da Luis Alberto e da Milinkovic-Savic, sparisce del tutto nella ripresa. Fonseca sostituisc­e El Shaarawy con Pedro e lo spagnolo, che non segnava da Roma-Udinese 3-0 del 14 febbraio, piazza un tiro all’angolino che Reina può soltanto guardare. Il saluto di Fonseca è sicuro, manca una parola definitiva sul futuro di Inzaghi. Quando arriverà?

Abbiamo vinto per Fonseca, i tifosi e la società. Mourinho ha già portato entusiasmo, la piazza è difficile ma il club ha preso l’allenatore migliore

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Milinkovic assiste sconsolato all’abbraccio dei romanisti
(Getty) Contrasti 2 Milinkovic assiste sconsolato all’abbraccio dei romanisti

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