Bastoni e carote
Che effetto vi fa la mamma di Alessandro Bastoni, difensore della Nazionale e dell’Inter campione d’Italia, immortalata durante la festa dello scudetto mentre pulisce con un fazzoletto la bocca sporca di pizza del suo figliolo adorato? Se foste teneri, potreste sdilinquirvi di fronte a una simile prova di dedizione materna verso un pupo indifeso di appena 22 anni. Se invece foste severi, vi potrebbe mettere di malumore il pensiero di una madre che pulisce ancora la bocca in pubblico a un figlio di ben 22 anni e con un valore di mercato di 31 milioni di euro. Se venite da una famiglia calorosa, forse avete la tendenza a considerarla anche scontata e quindi giudicherete negativamente il giovanotto di un metro e novanta che si fa ancora strofinare la faccia dalla mamma (e un po’ anche la mamma che gliela strofina). Ma se siete cresciuti circondati da poco amore, vi garantisco che potreste ritrovarvi a pensare esattamente l’opposto: e cioè che la calma da veterano con cui il giovane Bastoni si muove sul campo gli deriva proprio dalla sicurezza di sapersi amato in modo tanto assoluto e incondizionato.
Se poi siete interisti, questa scena vi metterà solo di buonumore, poiché azzera le probabilità che Bastoni accetti le lusinghe del Manchester City di Guardiola. Uno con una mamma simile, senza la mamma non va da nessuna parte. Figuriamoci a Manchester, dove pare che la pizza non sia nemmeno un granché.