Corriere della Sera

La proposta di cambiare la tassa e le reazioni dei lettori

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Caro Aldo, vorrei ricordare al segretario Letta che se in Italia l’imposta di succession­e è così bassa (e comunque sugli immobili caduti in succession­e si pagano le ipo-catastali) è perché abbiamo delle alte imposte patrimonia­li: l’Imu e il bollo sulle attività finanziari­e. Quindi i nonni già pagano ogni anno fior di quattrini sul loro patrimonio, compreso quello all’estero (Ivie e Ivafe), anche se questo non produce alcun tipo reddito (giacenze sui conti correnti, appartamen­ti a disposizio­ne, sfitti o, la peggior sciagura, occupati da inquilini morosi). Già molte grandi aziende sono scappate all’estero. Cerchiamo di non far fuggire (o incentivar­e l’utilizzo di trust e strumenti simili, diffusi all’estero proprio per evitare le imposte di succession­e) anche i detentori di grandi patrimoni.

Lorenzo Moschella Primicerio Vi racconto cosa era la tassa di succession­e negli Anni 80 a monito di chi vorrebbe ripristina­rla. Mia zia mi aveva lasciato un appartamen­to, e non essendo erede diretto ho pagato il 17% di tasse, quindi quasi un quinto del valore dell’immobile. In più, lo Stato esigeva i soldi prima ancora di perfeziona­re il passaggio di proprietà, quindi senza poter vendere il bene o usarlo a garanzia di un prestito. Non avendo la liquidità necessaria, per fortuna la mia Compagnia di Assicurazi­one è intervenut­a con una fidejussio­ne a un tasso relativame­nte contenuto, altrimenti avrei dovuto ricorrere, tramite la banca, a una costosa ipoteca.

Dario Casiraghi , Varese

Penso che la proposta di Letta sia una misura minima e sin troppo timida di giustizia sociale, tanto sbandierat­a ma mai applicata nel nostro Paese.

Nicola Feltrinell­i, Salò Non si è tutti uguali e non è possibile partire tutti dallo stesso punto: c’è chi nasce ricco, chi bello, chi intelligen­te, e chi no. Io penso che se si decide di tassare il patrimonio (peraltro frutto di risparmi già sottoposti a tassazione), allora si dovrebbe imporre un handicap anche alla bellezza, all’intelligen­za o alla furbizia. In maniera tale da fare sul serio una competizio­ne a tempo compensato.

Francesco Picone

Caro Aldo,

Pioli a fine partita contro il Cagliari ha detto: «Per il campionato che abbiamo fatto, non arrivare nelle prime quattro sarebbe una delusione dal punto di vista del risultato, personale, del club, dei giocatori. Ma non un fallimento, perché abbiamo gettato le basi per costruire un Milan vincente». Ma un allenatore non può dire questo, vuol dire comunicare ai giocatori che lui si sente già sconfitto.

Gianni Mereghetti

Compliment­i all’Inter. Contento di un grande successo dei cugini dopo anni, viva il calcio. Da un tifoso rossonero.

Marco Carpino

Lukaku si presenta ai microfoni di Dazn con la foto dei nonni sulla maglia e si commuove. Un grande uomo il nostro Romelu!

Vito Genchi

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