Sbarco su un altro pianeta, l’ésprit lunare di Vuitton
Nicolas Ghesquière: invece di 6 t-shirt low cost, meglio una che dura anni. La qualità è sostenibile
Tre chilometri e 200 metri: una passerella che si perde a vista d’occhio e che attraversa campagne e dolci rilievi. Nicolas Ghesquière presenta la collezione Cruise 2022 di Louis Vuitton all’Axe Majeur, il capolavoro monumentale dell’israeliano Dani Karavan a Cergy-Pontoise, costruito alla fine degli anni Sessanta alle porte di Parigi, nell’utopica visione di «alleggerire» le città dal boom abitativo. E nessuno scenario avrebbe potuto rendere meglio il messaggio dello stilista: proiettarsi in un futuro aperto e gioioso dove un certo ésprit lunare lascia a intendere di essere sbarcati in un pianeta diverso ma allo stesso tempo simile alla Terra. Utopia e distopia nella
Tocca a noi far capire alle nuove generazioni che la qualità batte la quantità. La pandemia ha dato una botta d’arresto al consumo
consapevolezza che tutto quello che è accaduto ha cambiato le prospettive e gli approcci. Lo stilista parla di maggiore responsabilità, di coscienza, di trasparenza.
Un viaggio «simbolico» sulla Luna, già. Con i piedi ben pianti per terra. Gli abiti di conseguenza: coerenti secondo visione. Questo e quel mondo. La qualità con lo street, lo sporty con la ricercatezza, il tecnologico con la sartorialità. Marte e Terra. O viceversa. Con l’esplicito invito alla convivenza, in nome della creatività e della qualità, entrambe vicine alla sostenibilità. «Credo che la pandemia abbia dato una botta d’arresto al consumo massiccio della moda che si faceva prima. Ora spetta a noi — intendo noi stilisti, noi brand — far capire alle nuove generazioni che la qualità batte la quantità. Sta a noi convincere un giovane che, invece di comprare sei T-shirt, con la stessa somma ne può comprare una ma che gli durerà per anni, e che questa è la scelta migliore che possa fare. La qualità è di per sé sostenibile». Lo stilista cercando il futuro ritrova sé stesso, il Ghesquière sicuro manipolatore di materiali tecnici e opulenti, i colori basici e accesi, forme over e sovrapposizioni. Accessori e stampe space, infine, fra citazioni anni Sessanta e Novanta: perfetti in vetrina.