«Omofobo e razzista» i tifosi del Tottenham non vogliono Gattuso
«Omofobo, sessista, razzista». Non appena si è diffusa la voce che Gattuso, dopo la rottura con la Fiorentina, stava firmando per il Tottenham, i tifosi degli Spurs hanno lanciato una durissima campagna contro Rino. Gli hanno rinfacciato frasi provenienti dal passato: «I matrimoni tra omosessuali mi scandalizzano» (2008); «Non vedo bene le donne nel calcio» (2013, nei giorni della contrapposizione fra Galliani e Barbara Berlusconi); «A Busto Arsizio non ci sono razzisti» (2013, a commento degli insulti piovuti addosso a Boateng durante un’amichevole Pro Patria-Milan). Il fatto che dieci anni fa sia arrivato quasi alla rissa in campo con Joe Jordan, allora viceallenatore dei londinesi, ha acceso ancora di più gli animi e la protesta. Il guaio — per Gattuso — è che in Inghilterra i tifosi contano parecchio, come ha dimostrato la recente vicenda della Superlega. Così l’arrivo dell’allenatore italiano al Tottenham è saltato, nonostante i buoni uffici di Mendes, suo potentissimo agente, e del nuovo d.s. Paratici, appena sbarcato in Inghilterra dopo l’addio alla Juve. L’hashtag #NoToGattuso è stato più forte di tutti loro.
Molti dirigenti di serie A hanno chiamato la Fiorentina per complimentarsi dopo l’addio a Gattuso: avete fatto bene a non sottostare ai ricatti di Mendes, il messaggio. Alla base dell’insanabile frattura, le pressioni di Rino affinché il club viola acquistasse — a costi ritenuti esosi — il centrocampista Sergio Oliveira, assistito dal procuratore portoghese. In realtà a Firenze hanno avuto la sensazione che lo scontro tra il tecnico e Commisso non sia stato affatto casuale, quasi ci fosse un disegno: rompere il contratto già firmato e volare al Tottenham (il quale, guarda caso, in quelle ore ha mollato improvvisamente Fonseca dopo avere raggiunto un’intesa verbale per un accordo biennale). Intanto la Fiorentina ha preso dallo Stoccarda l’attaccante argentino Nico Gonzalez, 23 anni, per 22,5 milioni più 4 di bonus. Ironia della sorte, un calciatore gradito anche a Gattuso. La panchina viola, però, resta vuota. Potrebbe arrivare Italiano, benché abbia appena firmato con lo Spezia: si cercherà di convincere il club ligure a mollarlo, pagando la clausola di un milione e senza rompere i buoni rapporti tra le due proprietà americane.