Il viaggio di «Bell’Italia», vanno in scena Sicilia e Umbria Oggi alle 14 la nuova puntata del programma su La7. Rosa-Clot: «Continuiamo a far scoprire tesori»
Mostrare e raccontare attraverso un lungo viaggio gli scorci più belli d’Italia: da Nord a Sud, isole comprese. Non solo i grandi forzieri di bellezza contenuti nelle città note nel mondo ma anche dei veri e propri scrigni molto meno famosi. Territori, culture ed enogastronomie diverse che rappresentano la grande ricchezza della penisola. È questo l’obiettivo di Bell’Italia. In viaggio, la trasmissione di La7 che, ogni domenica sino al primo agosto, svela i segreti di due regioni. Lo fa attraverso un cicerone d’eccezione come Fabio Troiano che sveste i panni dell’attore e si trasforma in viaggiatore.
Oggi, alle 14, svelerà i mille volti della Sicilia e i paesaggi dell’Umbria. Il tour comincia dalla bellezza accecante e fragile della scogliera di Scala dei Turchi, nell’Agrigentino, passando per la Valle dei Templi e il Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro che ispirò Tomasi di Lampedusa per il suo capolavoro Il Gattopardo.
Si potrà ammirare il maniero dei Ventimiglia a Castelbuono, nel Palermitano, che custodisce opere d’arte contemporanea e la Cappella Palatina, realizzata dai Serpotta in stucco e oro zecchino. Senza dimenticare il museo a cielo aperto di Gibellina e il paradiso di biodiversità della riserva della Laguna dello Stagnone.
Quindi Troiano risalirà lungo lo stivale per mostrare un capolavoro assoluto come la basilica di San Francesco ad Assisi. Sempre in Umbria, l’attore si addentrerà fra gli affreschi cinquecenteschi di Palazzo Viletti a Città di Castello e mostrerà Gualdo Tadino: immersa nei boschi ai piedi dell’Appennino. Ultima tappa sarà la Rocca Flea, ricostruita insieme alla città nel 1242 da Federico II, un re che rese proprio la Sicilia fra le nazioni più evolute del mondo.
A far riflettere, alla fine di ogni puntata, ci pensa l’editoriale di Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Bell’Italia e ispiratrice del format tv nato in sinergia fra la sua rivista e La7.
«Da 35 anni facciamo conoscere lo straordinario patrimonio artistico e paesaggistico diffuso del nostro Paese raccontando anche le tradizioni enogastronomiche che sono tramandate con passione e amore — dice la giornalista — e ora grazie alla bravura narrativa di Fabio Troiano con queste dieci puntate continuiamo con un altro media a far scoprire tesori». L’elenco è lungo. «Si va dai casoni della laguna di Grado, in Friuli-Venezia Giulia, alle Marine di Melendugno, sulla costa del Salento in Puglia — spiega — passando per gli affreschi medievali nella cripta della cattedrale di Anagni, nel Lazio».
C’è di più: «Fabio, come un nostro lettore che si lascia guidare dai nostri consigli, ha incontrato Fra Renato, custode del convento di Monterosso, e si è fatto mostrare la terrazza mozzafiato che domina le Cinque Terre e ha camminato tra i filari dell’Enfer d’Arvier, esempi di viticoltura eroica».