In Alto Adige dove il divieto è già caduto «Ma non è finita»
Viva la liberazione! «Ah sì, le mascherine… Ho sentito vagamente…». Là dove vive Reinhold Messner, l’eroe degli Ottomila, è tutto prati e masi. E poco cambia: «Io e mia moglie non vediamo nessuno, la mascherina non si mette. Però se vado da qualche parte, io continuo a usarla». Non si fida? «Dobbiamo stare ancora molto attenti. Non è finita. E il rischio c’è». Ma l’Alto Adige ha fatto bene a proclamarsi la prima provincia No Mask, almeno all’aperto? «I sudtirolesi bisogna viverli, per capirli. Dicono: se siamo autonomi, perché non possiamo fare di testa nostra? Così l’hanno fatto». In anticipo sul resto d’Italia… «Io so solo che qui la metà della popolazione non s’è vaccinata. Che siamo indietro. E che nelle valli resiste una forte comunità di No Vax. Ci andrei piano a esultare». Fino a quando? «Finché non arriviamo al 90-95 per cento. Ho un solo motto: liberazione è vaccinazione».
Sapessi com’è strano smascherarsi a Bolzano. All’alba d’un nuovo giorno, i primi a metterci la faccia sono i netturbini. Seguono i caffettieri di piazza Walther, che alle otto scaldano le tazze per i bancari di rientro dallo smart working. E i ragazzi cappuccino&brioche, che si narrano la nottata di fine coprifuoco a Laives. Sotto i portici, spariscono le mascherine glitterate e fashion dalle vetrine del lusso. Una parafarmacia ne dimezza i prezzi, perché «tra un po’ cominciamo ad avere le rimanenze».
Bentornata libertà. «Da questo lunedì si torna alla normalità», ha ordinato il presidente della Provincia autonoma Arno Kompatscher, e dunque via i divieti che Roma ancora non cancella: basta con le asfissianti Ffp2 per strada, ok ai ristoranti aperti fino all’una di notte, via libera a spettacoli e feste fino a un migliaio di persone… Giù la maschera, proclama Kompatscher, le cifre parlano: oggi zero morti e zero contagi, non succedeva da 307 giorni. E anche le chiacchiere stanno a zero: l’unica zona rossa dell’Alto Adige è per l’enrosadira della dolomite, la mappa Covid è bianca che più bianca non si può, la terapia intensiva del San Maurizio s’è svuotata, l’immunità di gregge è preventivata per il 9 settembre…
Spogliamoci così senza timor? Mica tanto. È da inizio pandemia che Bolzano sta in testa, battendo talvolta in testa: apriva tutto, quando gli altri chiudevano; chiudeva tutto, quando gli altri riaprivano; s’è inventata un’app (Corona Pass) che funziona benissimo e ha anticipato d’almeno un mese i Green Pass di Draghi. Ma questa fu