Corriere della Sera

«Chi torna dai Paesi a rischio dovrà farsi un test rapido Bisogna avere un po’ paura»

Musumeci: un altro lockdown sarebbe disastroso

- Di Andrea Pasqualett­o

Presidente Musumeci, aumentano i contagi e aumentano i turisti, come ne esce la Sicilia?

«Siamo stati i primi in Italia a introdurre i controlli per i passeggeri provenient­i da Spagna e Portogallo, misure ampliate per chi arriva da Malta. Abbiamo poi istituito un Covid hotel a Palermo, il San Paolo, una struttura al

Le bambine intubate berghiera nella quale il positivo che non necessita di cure ospedalier­e può trascorrer­e la quarantena».

In cosa consistono i controlli?

«Tampone rapido per tutti coloro che sono stati negli ultimi 15 giorni in questi Paesi. E chi risulta positivo viene naturalmen­te sottoposto al molecolare. Abbiamo poi attivato una serie di servizi per vaccinare chi non lo ha fatto».

E come va?

«C’è una certa diffidenza soprattutt­o da parte degli ultrasessa­ntenni. A questo proposito le annuncio che abbiamo ricoverato e intubato due bambine a Palermo: una è neonata e ha la madre positiva, l’altra ha la sorella che era stata in Spagna e i genitori novax. Spero che questo dato possa far cambiare idea ai più recalcitra­nti. Abbiamo comunque vaccinato almeno con prima dose quasi 4,5 milioni dei circa 5 milioni di abitanti».

Se il trend dei ricoveri peggiora quali misure prenderete?

«Noi riteniamo che il metodo Macron sia inapplicab­ile. Proporremo comunque di intervenir­e nei grandi eventi con la richiesta del green pass. Stadi, teatri, matrimoni. In Sicilia i focolai maturano quasi sempre da una cerimonia nuziale. Cercheremo di contenere così la crescita dei contagi, che oggi sono più di 300 con 25 ricoveri in terapia intensiva. Non siamo in affanno. Ma abbiamo anche quattro zone rosse nella provincia di Caltanisse­tta. Richiudere le attività sarebbe un disastro

A Palermo ci sono due bimbe intubate: una ha la sorella che è stata a lungo in Spagna e i genitori sono no-vax

economico e sociale. Soprattutt­o per le migliaia di piccole imprese che stanno tentando con grande fatica di rialzare le saracinesc­he».

Come sta andando la stagione turistica?

«C’è un boom davvero incoraggia­nte. È l’unico aspetto positivo. Va meglio dello scorso anno che pure era andata molto bene, in estate. Oggi ero a Lipari e ho colto molta soddisfazi­one. La Regione firmerà un’intesa con Federalber­ghi e le altre associazio­ni di categoria affinché gli operatori possano esercitare una sana attività di monitoragg­io sui clienti. Mascherina, distanziam­enti a tavola».

La variante Delta spaventa?

«Certo e nessuna fascia anagrafica può sentirsi al riparo. Siamo in allerta e, come diceva mio nonno, se vuoi la pace devi prepararti alla guerra».

Cosa prevede?

«Di uscire presto dal tunnel ma dipende molto dalla condotta dei cittadini. Mi auguro che tornino ad avere un po’ di timore e che il caso delle due bambine ricoverate insegni qualcosa».

Lei è vaccinato?

«Ho la seconda dose il 25 luglio. Ho atteso il mio turno, come Mattarella».

Il metodo Macron da noi è inapplicab­ile ma daremo una stretta sui grandi eventi, a partire dai banchetti nuziali

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