«Chi torna dai Paesi a rischio dovrà farsi un test rapido Bisogna avere un po’ paura»
Musumeci: un altro lockdown sarebbe disastroso
Presidente Musumeci, aumentano i contagi e aumentano i turisti, come ne esce la Sicilia?
«Siamo stati i primi in Italia a introdurre i controlli per i passeggeri provenienti da Spagna e Portogallo, misure ampliate per chi arriva da Malta. Abbiamo poi istituito un Covid hotel a Palermo, il San Paolo, una struttura al
Le bambine intubate berghiera nella quale il positivo che non necessita di cure ospedaliere può trascorrere la quarantena».
In cosa consistono i controlli?
«Tampone rapido per tutti coloro che sono stati negli ultimi 15 giorni in questi Paesi. E chi risulta positivo viene naturalmente sottoposto al molecolare. Abbiamo poi attivato una serie di servizi per vaccinare chi non lo ha fatto».
E come va?
«C’è una certa diffidenza soprattutto da parte degli ultrasessantenni. A questo proposito le annuncio che abbiamo ricoverato e intubato due bambine a Palermo: una è neonata e ha la madre positiva, l’altra ha la sorella che era stata in Spagna e i genitori novax. Spero che questo dato possa far cambiare idea ai più recalcitranti. Abbiamo comunque vaccinato almeno con prima dose quasi 4,5 milioni dei circa 5 milioni di abitanti».
Se il trend dei ricoveri peggiora quali misure prenderete?
«Noi riteniamo che il metodo Macron sia inapplicabile. Proporremo comunque di intervenire nei grandi eventi con la richiesta del green pass. Stadi, teatri, matrimoni. In Sicilia i focolai maturano quasi sempre da una cerimonia nuziale. Cercheremo di contenere così la crescita dei contagi, che oggi sono più di 300 con 25 ricoveri in terapia intensiva. Non siamo in affanno. Ma abbiamo anche quattro zone rosse nella provincia di Caltanissetta. Richiudere le attività sarebbe un disastro
A Palermo ci sono due bimbe intubate: una ha la sorella che è stata a lungo in Spagna e i genitori sono no-vax
economico e sociale. Soprattutto per le migliaia di piccole imprese che stanno tentando con grande fatica di rialzare le saracinesche».
Come sta andando la stagione turistica?
«C’è un boom davvero incoraggiante. È l’unico aspetto positivo. Va meglio dello scorso anno che pure era andata molto bene, in estate. Oggi ero a Lipari e ho colto molta soddisfazione. La Regione firmerà un’intesa con Federalberghi e le altre associazioni di categoria affinché gli operatori possano esercitare una sana attività di monitoraggio sui clienti. Mascherina, distanziamenti a tavola».
La variante Delta spaventa?
«Certo e nessuna fascia anagrafica può sentirsi al riparo. Siamo in allerta e, come diceva mio nonno, se vuoi la pace devi prepararti alla guerra».
Cosa prevede?
«Di uscire presto dal tunnel ma dipende molto dalla condotta dei cittadini. Mi auguro che tornino ad avere un po’ di timore e che il caso delle due bambine ricoverate insegni qualcosa».
Lei è vaccinato?
«Ho la seconda dose il 25 luglio. Ho atteso il mio turno, come Mattarella».
Il metodo Macron da noi è inapplicabile ma daremo una stretta sui grandi eventi, a partire dai banchetti nuziali