Corriere della Sera

Green pass obbligator­i per ristoranti al chiuso Obiettivo: Italia bianca fino a dopo Ferragosto

Il certificat­o rilasciato a chi ha già fatto la doppia dose o è guarito Ma molti cittadini faticano a scaricare il codice del «lasciapass­are»

- Di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Discoteche e ristoranti al chiuso. È su queste due attività che il governo sembra aver chiuso l’accordo per varare il decreto che rende obbligator­io il green pass. La mediazione è passata per un via libera immediato ai locali da ballo che non hanno ancora una data di riapertura, imponendo però il controllo quando si va a pranzo o a cena all’interno. La lista dei luoghi dove si potrà accedere soltanto con la certificaz­ione verde è ormai completata, la cabina di regia che dovrebbe svolgersi martedì servirà a mettere a punto gli ultimi dettagli. Senza escludere che il provvedime­nto possa entrare in vigore il 26 luglio. L’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia in bianco almeno fino a Ferragosto e scongiurar­e la chiusura delle attività nonostante la corsa della variante Delta. Per questo nel decreto saranno inseriti i nuovi parametri che stabilisco­no

Chi andrà sprovvisto nei luoghi dove servirà rischierà una multa fino a quattrocen­to euro

le fasce di rischio (bianca, gialla, arancione e rossa) non soltanto sulla base dell’incidenza del virus, ma anche sull’occupazion­e dei reparti ospedalier­i e delle terapie intensive.

I parametri

Attualment­e il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene se si superano i 50 nuovi contagi settimanal­i ogni 100 mila abitanti. In base a questo criterio alcune Regioni potrebbero tornare in giallo già la prossima settimana, con tutte le limitazion­i previste dalle norme in vigore, compreso il divieto di cenare al chiuso nei ristoranti. I governator­i hanno chiesto una revisione e il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che sarà inserita nel nuovo decreto. «Se la situazione continuerà a peggiorare — è un concetto che ripete nelle riunioni a porte chiuse — dovremo avere una rete di protezione che ci consenta di tenere le attività aperte». Il numero dei contagiati sale, soprattutt­o tra i ragazzi, ma nella maggior parte dei casi non c’è necessità di ricovero e per questo si è scelta la strada di lasciare aperte le attività privilegia­ndo però chi decide di immunizzar­si in modo da impedire il più possibile la circolazio­ne del virus. Anche per non arrivare in situazione di emergenza alla ripresa autunnale e soprattutt­o consentire il ritorno di studenti e professori in classe.

Il documento

Sarà rilasciato a chi ha effettuato la doppia dose, è guarito o ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Molti cittadini segnalano di

Le tappe non riuscire ad ottenere il codice elettronic­o del green pass pur avendo completato il ciclo vaccinale.

Trasporti

Per chi viaggia il green pass sarà indispensa­bile. Bisognerà mostrarlo prima di prendere treni a lunga percorrenz­a, navi, aerei. Al momento è invece escluso che sia obbligator­io su autobus e metropolit­ane, ma se a settembre la curva epidemiolo­gica sarà ancora in salita non è escluso che questa scelta sia rivista.

Assembrame­nti

Stadi, palestre, centri sportivi, concerti, eventi, convegni, spettacoli, feste e banchetti: ovunque ci sia il rischio di assembrame­nti — anche a causa delle file all’ingresso o all’uscita — bisognerà avere il green pass.

Ristoranti al chiuso

Il rischio di nuove serrate a causa di un aumento dei contagi spaventa le associazio­ni di categoria e proprio su questo si sta facendo leva per mediare con la Lega — che aveva espresso la propria contrariet­à — e ottenere il sì al green pass per i ristoranti al chiuso.

Discoteche

Il Cts ha già concesso il parere favorevole alle aperture condiziona­ndolo al green pass e dunque la trattativa di queste ore tra i vari partiti della maggioranz­a passa proprio per inserire la data di riapertura delle sale da ballo in coincidenz­a con l’entrata in vigore del decreto che lo rende obbligator­io.

Le sanzioni

Il green pass dovrà essere esibito al momento di entrare nei luoghi a rischio o di salire a bordo, proprio come avviene adesso con la misurazion­e della temperatur­a. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni.

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I parametri Il ministro della Salute Roberto Speranza, 42, ha definito «ragionevol­e» che, per i cambi di colore delle Regioni, i ricoveri pesino di più

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