Corriere della Sera

I ragazzi positivi bloccati all’estero «Siamo in attesa e senza tampone»

Da Malta a Dubai, le storie dei giovani ancora lontani dall’Italia

- R.C.

Sono ancora tantissimi i ragazzi italiani bloccati all’estero — dove la maggior parte si era recata per un viaggio studio — perché positivi al Covid o perché entrati in contatto con persone contagiate. Se ne contano più di mille, molti dei quali minorenni, sparsi tra Malta, Dubai, Spagna, Cipro, Portogallo, Gran Bretagna e Grecia. Sono tutti in hotel, in attesa di terminare l’isolamento fiduciario. E se la Farnesina dice di essere in costante contatto con i Paesi stranieri per cercare di farli rientrare il prima possibile, continuano comunque a sollecitar­e per un rimpatrio rapido diversi esponenti politici locali e non — la Lega ieri è scesa in piazza per un sit-in con alcune famiglie davanti al ministero degli Esteri —, il Comitato Cura Domiciliar­e Covid-19 e soprattutt­o i genitori, allarmati dai figli che raccontano di essere abbandonat­i a se stessi.

Come Gianluca Ciapparoni, 18 anni, di Roma, partito per Barcellona per la vacanza post Maturità, ora al quarto giorno di quarantena assieme a un amico, con la prospettiv­a di non rientrare prima del 24 luglio. «Una volta scoperta la positività abbiamo seguito tutta la procedura descritta sul sito del ministero della Sanità italiana — afferma —: per la Spagna prevedeva l’acquisto di una sim che avrebbe permesso di chiamare il numero di emergenza per farci collocare negli alberghi destinati alle quarantene, ma non siamo mai riusciti a contattare nessuno. Alla fine abbiamo preso una casa in affitto». Si trova tra i circa 200 italiani a Malta invece un 16enne della Capitale, anche lui risultato positivo ma senza sintomi gravi. «I primi giorni sono stati allucinant­i — racconta il padre, Paolo Buongiorno —: non avevamo notizie. Gli abbiamo spedito un pacco con vitamine e termometro».

Sembra invece avviarsi a una soluzione rapida la situazione che coinvolge il gruppo di 270 ragazzi di Dubai, vincitori della vacanza studio dell’Inps. L’altro ieri la vice console italiana li ha informati

Abbiamo seguito tutta la procedura prevista ma in Spagna non siamo riusciti a contattare nessuno

Risulto nella lista di chi ha fatto il tampone, ma non ho fatto nessun test È una situazione assurda

che il blocco potrebbe essere eliminato giovedì prossimo. Il 22 è prevista una campagna tamponi (sono positivi in 210): chi sarà ritenuto non contagioso ha buone possibilit­à di rientrare a casa. «Io sto bene — dice Annachiara, 16 anni, di Lecce —, ho solo un leggero mal di gola. Il medico mi ha dato uno sciroppo». C’è anche Luca, 15 anni, anche lui di Lecce: «Sono asintomati­co, siamo divisi su due piani diversi tra negativi e positivi». Non sa invece se ha il Covid o meno Lorenzo Villa, 18 anni, della provincia di Bergamo: «Risulto nella lista di chi ha effettuato un tampone, anche se il test non l’ho fatto. Ed ero in camera con un positivo: una situazione assurda».

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