Una strage anche in Belgio Von der Leyen: «Siamo con voi»
Dopo la furia della natura il conto dei danni. E il bilancio delle inondazioni che hanno colpito il Belgio, «tra le peggiori che il nostro Paese abbia mai conosciuto», come ha detto venerdì il premier Alexander De Croo, descrivendo la «devastazione» e la «catastrofe», sono purtroppo destinate a salire. Le vittime ufficiali ieri — secondo il bollettino delle 17.30 — erano almeno 27 e 103 i cittadini presunti dispersi irraggiungibili. «Molte persone sono attualmente prive di mezzi di comunicazione — spiegano le autorità belghe — a seguito della perdita del telefono o della mancanza di mezzi per ricaricare la batteria. Alcuni di loro sono stati anche portati in ospedale senza documenti di identità, e non hanno ancora avuto modo di farsi avanti dai parenti». I soccorsi restano difficili. Sta partecipando anche un team italiano, formato da 13 vigili del fuoco con le imbarcazioni, 11 elementi dell’aeronautica militare con un elicottero specializzato e 3 componenti della protezione civile per il coordinamento dei vigili del fuoco. Le Centre de crise national ha spiegato che «il numero delle vittime aumenterà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. I vari servizi d’emergenza proseguono le ricerche». Circa 120 comuni sono stati colpiti, soprattutto nel sud e nell’est del Paese. Ieri il tempo è migliorato in tutto il Belgio e il livello dei fiumi ha cominciato ad abbassarsi. L’unità di crisi ha comunicato che le operazioni di soccorso sono quasi «praticamente concluse» nella provincia di Liegi e la situazione è in fase di stabilizzazione anche nelle provincie di Namur e Hainaut. Nel Brabante vallone, Wavre e Tubize rimangono i punti critici. Ieri restavano rischi di inondazione nel Brabante fiammingo e nel Limburgo per i livelli dell’acqua ancora alti. Nella cittadina di Rotselaer il picco della piena era atteso per la notte passata. Situazione critica anche ad Halen.
Ieri mattina il premier De Croo e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, hanno visitato le cittadine belghe di Rochefort (nel sud) e Pepinster (nell’est) colpite dalle alluvioni. «Sono triste e scioccata nel vedere questa devastazione — ha detto von der Leyen —. Noi europei siamo con voi in questo momento difficile con tutto il cuore. Il vostro dolore è il nostro, ma ne usciremo insieme». La presidente ha incontrato persone che hanno perso la casa e si è detta «colpita» e «ammirata per il coraggio e la compostezza» e ha sottolineato che «l’Europa sta aiutando, oltre 170 soccorritori sono stati impiegati con elicotteri e imbarcazioni» attraverso il meccanismo Ue di protezione civile. Nel pomeriggio il premier De Croo ha fatto un sopralluogo a Eupen, nell’area germanofona del Belgio, e a Maaseik, nella regione fiamminga. Il Belgio ha dichiarato un giorno di lutto nazionale martedì, alla vigilia della sua festa nazionale.