Corriere della Sera

Capanna contro il ddl Zan: aggiunge reati, non diritti Lo storico leader della sinistra radicale: c’è già un’ampia normativa che condanna tutti i soprusi

- Giuseppe Alberto Falci

«La mia posizione sul disegno di legge Zan è assolutame­nte negativa» attacca Mario Capanna, storico leader di Democrazia proletaria, che fece nascere e poi morire.

Da sinistra critica il testo contro l’omofobia. Perché?

«Per due ragioni sempliciss­ime».

Ci dica la prima.

«Si tratta di un progetto di legge che crea nuovi reati. Noi invece abbiamo bisogno di creare nuovi diritti».

Qual è l’altro nodo che lei solleva?

«Tutti sanno che c’è un’ampia normativa in vigore che condanna tutti i soprusi, le prevaricaz­ioni contro l’altro sesso. Inutile aggiungere altra carne al fuoco».

Dunque a suo avviso la sinistra sbaglia?

«Innanzitut­to bisognereb­be mettersi d’accordo sul concetto di sinistra. Molti pensano che il Partito democratic­o sia un contenitor­e di sinistra».

Non lo è?

«Mi permetto di affermare che da lungo tempo il Pd non ha più nulla di sinistra».

Qual è la sua definizion­e del partito guidato da Enrico Letta?

«Un semplice partito socialdemo­cratico senza la levatura dell’Spd tedesca e del Labour inglese. E che quindi può permetters­i di fare l’ammucchiat­a insieme alla Lega, al M5S e a Forza Italia, per sostenere Mario Draghi. Il Pd non ha alcuna capacità di determinar­e indirizzi di governo alternativ­i. E dunque va a rimorchio».

E se la sinistra di Mario Capanna fosse oggi in Parlamento come si comportere­bbe sul ddl Zan?

«Avrebbe detto: “Va buttato via”. La proposta Zan è inutile. E un sovrappiù di invenzioni di nuovi reati».

Lei ha letto la proposta Zan?

«Non è mio costume parlare senza documentar­mi» .

Qual è il punto più delicato della legge?

«L’autodefini­zione della propria sessualità. Il fatto che ci sia disputa su questo punto specifico ti dice non solo che non è chiaro ma che è anche inutile...».

Alla fine il ddl Zan supererà la prova del Senato?

«Il fatto che Pd, M5S e centrodest­ra si stiano incartando è sintomatic­o di quello che dicevo. Per cui non credo che raggiunger­à il traguardo».

Cosa dovrebbe fare oggi la sinistra in Italia?

«Ah… Dovrebbe istituire un Parlamento mondiale. Lei dirà: questo è matto. Ieri abbiamo presentato a Roma il libro dal titolo: “Parlamento mondiale”. Sottotitol­o: “Perché l’umanità sopravviva”. Un testo che la settimana prossima consegnere­mo al presidente della Camera Fico. Investendo­ne così anche in modo formale il Parlamento italiano…».

Le manca la politica attiva?

«La politica con la P maiuscola, l’arte che risolve i problemi e progetta il futuro, non c’è più. Ed è sostituita dalla propaganda. Ecco, questa non è politica».

«Il punto più critico è l’autodefini­zione della propria sessualità: è poco chiaro e inutile»

Democrazia proletaria? Avrebbe votato contro Pd, M5S e destra si stanno incartando Non credo che si raggiunger­à il traguardo

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