Corriere della Sera

Gargiulo «lo squartator­e» Pena capitale a Hollywood per il killer delle donne

Al processo l’attore Ashton Kutcher: usciva con una delle vittime

- Massimo Gaggi

Una condanna a morte che non verrà mai eseguita perché in California nessuno sale sul patibolo dal 2006 e due anni fa il governator­e Gavin Newsom ha deciso di rendere questa interruzio­ne permanente. Ma anche una serie di omicidi, quelli dello «squartator­e di Hollywood», che si sarebbero potuti evitare se Michael Gargiulo fosse stato incriminat­o per il suo primo assassinio, commesso quando era appena 17enne a Glenview, la cittadina dell’Illinois, poco fuori Chicago, in cui è nato. Nel 1993 Tricia Pacaccio, 18 anni, venne uccisa sulle scale di casa a un isolato di distanza dalla residenza di Gargiulo che fu subito sospettato ma mai incriminat­o, anche dopo un test del Dna che nel 2003 lo aveva collegato a quel delitto.

Ma nel frattempo Michael se n’era andato in California dove ha ucciso almeno altre due donne, nel 2001 e nel 2005, senza lasciare tracce. Ne lasciò, invece nell’aprile 2008 quando aggredì nel sonno, nella sua casa di Santa Monica, Michelle Murphy che riuscì a reagire e a metterlo in fuga. Identifica­to in base al Dna, venne arrestato due mesi dopo. Nel 2011 arrivò anche l’incriminaz­ione per l’assassinio di Chicago. Ma la difficoltà di trovare prove dirette e i coltelli con i quali le vittime california­ne sono state pugnalate e squartate (la prima colpita 47 volte, la seconda 17), ha fatto slittare il processo fino al 2019. Un processo reso spettacola­re dalla testimonia­nza dell’attore Ashton Kutcher che doveva passare una serata romantica con la 22enne Ashley Ellerin proprio la notte in cui fu uccisa. Kutcher raccontò che, arrivato in forte ritardo a casa della ragazza, suonò a lungo il campanello. Poi da una finestra laterale vide a terra una macchia che gli sembrò di vino rosso. Convinto che la ragazza, irritata per il forte ritardo, fosse uscita con altri, l’attore se ne andò. Poi, saputo del massacro, si precipitò dalla polizia temendo di finire tra i sospettati: non lo fu mai, non aveva un movente, ma non c’era nemmeno nulla che portasse a Gargiulo. Che quattro anni dopo uccise senza lasciare tracce la 32enne Maria Bruno, madre di quattro figli. La sua colpevolez­za emerse dai test del Dna solo dopo il tentativo, fallito, di uccidere anche la Murphy.

Il soprannome di squartator­e di Hollywood Gargiulo se l’è guadagnato per la sua ferocia

La condanna non verrà eseguita. Il governator­e Newsom ha interrotto le esecuzioni

— alla Bruno tagliò addirittur­a i seni per estrarre le protesi della chirurgia plastica — e per questa connection cinematogr­afica, ma anche perché, pur senza prove dirette, gli investigat­ori sospettano che il serial killer sia responsabi­le anche di altri omicidi: lui stesso nel penitenzia­rio della contea di Los Angeles un giorno disse, senza sapere di essere registrato, che «il fatto che per dieci donne uccise in California siano state trovate tracce del mio Dna non significa che le abbia uccise tutte io». Ora, mentre sconta la pena in California, Gargiulo verrà temporanea­mente estradato in Illinois dove verrà processato per l’assassinio del 1993: rischia da un minimo di 25 anni all’ergastolo.

 ?? (Ap) ?? Condannato Michael Gargiulo, 45 anni, condannato a morte per due omicidi e un tentato omicidio
(Ap) Condannato Michael Gargiulo, 45 anni, condannato a morte per due omicidi e un tentato omicidio
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Ashton Kutcher doveva uscire con una delle vittime, Ashley Ellerin, 22 anni, la notte in cui fu uccisa nel 2001
Testimone Ashton Kutcher doveva uscire con una delle vittime, Ashley Ellerin, 22 anni, la notte in cui fu uccisa nel 2001

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