Corriere della Sera

De Rienzo e la polvere bianca in casa «Sul suo corpo non c’era droga»

Roma, la morte dell’attore. Sarà disposta l’autopsia. La moglie: in passato fece uso di cocaina

- Ilaria Sacchetton­i

Tra le molte incongruen­ze saltate agli occhi degli investigat­ori che indagano sulla morte di Libero De Rienzo c’è anche quella relativa alla polvere bianca. L’attore di Fortapàsc non ne aveva né sul viso né sulle mani, benché in casa ve ne fossero tracce. I carabinier­i della stazione di Madonna Del Riposo ai quali sono delegati gli approfondi­menti hanno coinvolto il Ris che ha effettuato un’ ispezione con i reagenti. L’esito, in prima battuta, è stato negativo. Tuttavia non si può escludere in via definitiva che De Rienzo abbia consumato cocaina (o altre sostanze stupefacen­ti) nelle ore che hanno preceduto la sua morte. Polvere bianca, all’apparenza cocaina, è stata ritrovata su un tavolo, nell’open space che riuniva soggiorno e cucina dell’appartamen­to. In casa c’erano anche molte scatole di farmaci sui quali si stanno facendo approfondi­menti. Erano regolarmen­te prescritti? L’attore era in terapia? Se così fosse è ragionevol­e pensare che anche il medico che lo aveva in cura venga ascoltato dagli investigat­ori.

L’imperativo, in questo momento, è far luce su tutte le sostanze ingerite da De Rienzo nelle ultime ore. Il pm Francesco Minisci e l’aggiunto Nunzia D’Elia che indagano per morte come conseguenz­a di altro reato hanno formulato un quesito specifico diretto al medico legale del Policlinic­o Gemelli affinché sciolga, tramite un prelievo sui tessuti, il rebus. Nel frattempo sono stati ascoltati dai carabinier­i i familiari dell’attore, fra cui la moglie Marcella Mosca, costumista e scenografa, sua compagna da molti anni (assieme avevano anche due figli). La donna avrebbe parlato di trascorsi problemati­ci a causa della cocaina di cui De Rienzo era un consumator­e pentito. Marcella Mosca avrebbe dato conto della battaglia intrapresa dall’attore per uscirne fuori. Una lotta che a quanto pare aveva vinto. Possibile, allora, che proprio in questo periodo avesse ripreso a consumare sostanze?

Molto dirà l’analisi del suo cellulare, ritrovato su un mobile di casa, una volta sbloccato dagli investigat­ori. Ma come è avvenuto il ritrovamen­to del corpo di De Rienzo? Questo aspetto è l’unico sul quale, al momento, non ci sono ancora dubbi. É stata proprio la moglie a lanciare per prima l’allarme perché il marito aveva smesso di rispondere alle sue chiamate.

A quel punto Marcella Mosca ha avvisato C.T., un amico fidato in possesso delle chiavi dell’appartamen­to. Quest’ultimo è salito in casa e ha trovato che la chiave della porta fortunatam­ente girava, la toppa era libera. Entrando ha visto l’attore riverso a terra e ha immediatam­ente avvisato il 118, pensando fosse ancora possibile intervenir­e cercando di rianimarlo per quello che sembrava un infarto. Si è trattato sempliceme­nte di una speranza, e i sanitari dell’autoambula­nza hanno fatto un tentativo. Ma non c’è stato nulla da fare. L’attore di Smetto quando voglio non ha dato alcun segnale di vita. E presto C.T. ha dovuto arrendersi all’evidenza della sua morte, probabilme­nte avvenuta nelle ventiquatt­ro ore precedenti. Anche su questo aspetto gli accertamen­ti richiesti dalla Procura potranno dare altri elementi sicurament­e utili alle indagini.

La scoperta

Quando l’amico lo ho trovato era già senza vita: il decesso sarebbe avvenuto ore prima

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Libero De Rienzo in una scena del film «Smetto quando voglio» in cui era un economista che applicava le sue conoscenze al poker
(Photo Masi) Attore Libero De Rienzo in una scena del film «Smetto quando voglio» in cui era un economista che applicava le sue conoscenze al poker

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